Codice ISSN: 2281-9223 - Rivista d’arte diretta da F. Panizzo - Numero XIII mese di Novembre, 2013 - Anno II
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Digressioni - Fando y lis Testo di
Davide Ostinatumtempo Faraon Il viaggio è svincolato da tempistiche e distanze. Con questo numero, nel quale la Traiettoria è il filo conduttore, vorrei parlare dei viaggi per così dire fuori porta, nei quali le distanze saranno mentali e non fisiche.
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Detto questo, concedetemi un piccolo excursus nel mondo della fisica, blando e dilettantistico, che ritengo ideale e di notevole aiuto per aprire l’editoriale. In un condotto, quando se ne aumenta la sezione, la velocità del fluido che lo attraversa diminuisce, viceversa, quest’ultima aumenta, se si diminuisce la sezione del condotto.
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In cima alla collina del tridente appollaiata come una gallina c’è la casa che il pazzo ha costruito per avere la Luna più vicina... – La Casa Del Pazzo Francesco De Gregori |
Questo in fisica è conosciuto con il nome di Teorema della continuità, che assieme al Teorema di Bernoulli detta i principi del Tubo Venturi, fondamento del volo. E così, saltando da un discorso all’altro, forse in pieno volo pindarico, trovo che il Teorema della continuità possa essere facilmente applicato a noi esseri umani. Cosicchè uno stile di vita nel quale si distinguano l’essenziale dall’eccesso, vale a dire uno stile di vita non troppo commerciale (quindi nel condotto rappresentato dalla sezione più stretta), fa si che i flussi, in questo caso di coscienza, diventino più veloci, concedendo passaggi di livello altrimenti irraggiungibili.
Un corpo mantiene il proprio stato di quiete o di moto rettilineo uniforme, finché una forza non agisce su di esso – Prima legge della dinamica. |
Cosicché mi risulta spontaneo collegarmi alla Terza legge della dinamica, nella quale Newton formulò che a ogni azione corrisponde sempre una uguale e opposta reazione, perché anche questo è un principio applicabile alla vita di tutti i giorni, dato che ogni risultato è legato a una scelta e in altre parole ogni discesa ha la sua salita.
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Ernesto Girotto visse per più di 40 anni in un bosco a un centinaio di metri da casa mia, in completo isolamento dal mondo. Tante volte mi sono chiesto il motivo di tale scelta. Mi dicevo che forse faceva tutto ciò per elevare il suo spirito, concedendo al suo corpo solo l’indispensabile, o forse perché riteneva di non dover dare più nulla al mondo ne tanto meno ricevere da esso più nulla. Forse entrambe le cose o forse nessuna delle due (chissà che primitivo può risultare il mio pensiero in confronto a concezioni da lui avute nel corso della vita), ma quanta curiosità sulle scelte che lo portarono a esser lì, e quante domande, che resteranno tali, sulla sua traiettoria.
Ernesto si è spento nel 2003 a causa di un’estate troppo secca. A San Cipriano, paese dove visse e vivo tuttora io, da qualcuno era semplicemente e bonariamente chiamato il matto, per il suo stile di vita semplice, isolato, estremo, ma si sa Nemo propheta in patria (sua).
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Difficile è capire ciò che è giusto e che l’Eterno non ha avuto inizio perché la nostra mente è temporale... |
Fintantochè qualche anno fa il fotografo Fulvio Roiter assieme al fratello Ignazio, primario della seconda medicina dell’Ospedale di Treviso e scrittore per passione, pubblicò il libro Un uomo senza desideri che racconta attraverso bellissime immagini, la vita solitaria di Ernesto Girotto. Ermano Olmi, già regista de L’albero degli zoccoli e de Il santo bevitore, solo per citare due titoli, nel 2009 diresse Terra Madre, film documentario che così inizia: Un uomo solo nella sua porzione di terra, ha vissuto qui, separato dal mondo, per più 40 anni. Non ha il telefono, la luce, non usa il gas , non possiede l’automobile e tuttavia non gli manca nulla per vivere. Quest’uomo ha vissuto la corruzione della nostra terra come un atto sacrilego e ha posto in salvo il suo piccolo mondo.
Se noi interrompiamo l’accelerazione ci accorgiamo che nella normalità c’è il vero straordinario. Se noi torneremo a godere del poco è perché quel poco è meglio |
Ora nessuno si riferisce più a lui chiamandolo il matto, tutti lo conoscono come L’uomo senza desideri.
Anche questa è una traiettoria. |
Per approfondimenti:
http://www.youtube.com/watch?v=C8XeApI57Qw
http://www.liberaillibro.com/l%E2%80%99uomo-senza-desideri/
http://www.youtube.com/watch?v=C8XeApI57Qw
http://www.liberaillibro.com/l%E2%80%99uomo-senza-desideri/
Vi auguro buona visione.
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Con infinito piacere
Davide Ostinatumtempo Faraon Casa di Ernesto - 10/11/13 |
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