LE MERAVIGLIE
Un film di Alice Rohrwacher. Articolo di Daniel Montigani
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Le condizioni che determinano certi luoghi e situazioni possono essere così peculiari e delicate nel loro (apparente?) equilibrio e funzionamento da far pensare che, prima o poi, sia quasi inevitabile il loro progressivo sgretolamento. La dodicenne Gelsomina, infatti, vive con i genitori produttori di miele e le sorelle sulle sponde del trasimeno, a contatto perlopiù perfetto con gli animali e la natura. Ma a “urtare” il tutto è l’improvvisa presenza di Martin, un ragazzino criminale tedesco in riabilitazione, e, quasi parallelamente, l’arrivo sul luogo di un concorso televisivo a premi condotto dalla “fata” Milly Catena (Monica Bellucci). La realtà dei personaggi principali, l’atmosfera e i meccanismi che la sostengono sembrano essere troppo naturali (nel senso vero e proprio di natura o Natura), troppo “puri’ per non essere insediati, soprattutto da eventi esterni. Insomma, sembra essere quasi destino che la vita di campagna, in qualche modo intatta non venga “inficiata” dal mondo, in questo caso, in particolare, dal contatto con la falsità spettacolare del programma televisivo della “ammaliante” Mary Catena.
Il titolo, perciò, può assumere significati diversi a seconda dei punti di vista. Per Gelsomina, ad esempio, le “meraviglie” saranno sicuramente rappresentate dall’arrivo quasi fatato dell’emittente televisiva, mentre, forse, per lo spettatore, meraviglioso può essere il rapporto fra la famiglia raccontata dalla Rohrwacher e l’ambiente in cui si trova. Mary Catena, sorta di visione di matrice felliniana, è una presenza sognante e ammaliante per gli occhi delle ragazzine (sopratutto per quelli di Gelsomina, che sembra essersi presa addirittura una sorta di infatuazione). Ma il candore del suo porsi, della sua parrucca e del set quasi ammaliante in cui si trova quando viene “scoperta” da Gelsomina va a costituire una sorta di grande divinità apparente che cela ingombrante consumismo, furbizia e pacchianeria. Ed ecco che, dunque, proprio l’incontro con la “diva” è il primo passo che interrompe la natura che quella famiglia è, la natura che essi rappresentano. Ma il film non è così sterile e fin troppo elementare da fare del manicheismo, da tracciare una linea bruscamente netta fra la “bontà” irresistibile e di altri tempi della famiglia ben inserita nella fattoria e la società dei consumi qui incarnata dall’emittente televisiva. Il padre, ad esempio, è più volte eccessivamente brusco, rozzo, umorale, non poche volte ingiustamente severo, mentre Mary Catena, come si nota nell’ultima parte del film, ormai senza più indossare i panni del suo personaggio falso e ammaliante, si porta addosso uno sguardo malinconico che la rivela come vittima del sistema e di un ingranaggio di cui, se potesse, farebbe volentieri a meno. Film sicuramente interessante, ma forse, non sempre particolarmente convincente: i momenti più vitali - proprio anche da un punto di vista cinematografico - sono proprio quelli in cui è presente il memorabile personaggio di Mary Catena (pochi, purtroppo). C’è certamente della “sana ambiguità” (come il finale, dall’afflato volante e felliniano, non si capisce se rappresenti liberazione o disastro) e un lavoro non indifferente sull’immagine (si pensi alla prima inquadratura in cui le luci di una macchina lontana nel buio che assomigliano proprio a un’ape) ma non poche sequenze con i membri della famiglia sono un po’ annacquate, poco personali, come se fossero esempi di un film che si stia facendo, in costruzione. Non tanto un film perciò, quanto prove di un film. Le meraviglie, dunque, avrebbe tutti i presupposti per essere un film totalmente magico, ma la regista non sembra aver bene messo a fuoco del tutto l’attività del proprio incantesimo. Daniel Montigiani
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Aldo Pardi, Claudia Landolfi, Nicola Lonzi, Marco Bachini, Daniel Montigiani, Viviana Vacca, Alessandro Rizzo, Fabio Treppiedi, Silverio Zanobetti, Sara Maddalena, Daniele Vergni, Mariella Soldo, Martina Lo Conte, Fabiana Lupo, Roberto Zanata, Bruno Maderna, Alessia Messina, Silvia Migliaccio, Alessio Mida, Natalia Anzalone, Miso Rasic, Mohamed Khayat, Pietro Camarda, Tommaso Dati, Enrico Ratti, Ilaria Palomba, Davide Faraon, Martina Tempestini, Fabio Milazzo, Rosella Corda, Marco Fioramanti, Matteo Aurelio, Enrico Pastore, Giuseppe Bonaccorso, Rossana De Masi, Francesco Panizzo.
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