Apparizioni rubrica diretta da Francesco Panizzo
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Rivista d'arte
diretta da F. Panizzo e V. Vacca |
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E il giocatore disse: Domani tutto questo mai mio di Silverio Zanobetti Il giocatore d’azzardo che infila una sequenza di vittorie consecutive assiste ad uno strano feno- meno. Una folla curiosa e entusiasta lo accerchia e lo segue su tutti i tavoli. |
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La vera posta in gioco è l’entusiasmo degli spettatori che urlano e si guardano increduli dopo ogni scommessa vinta, poco importa che sia ottenuta alla roulette o ai dadi. La vera acrobazia è della folla che deve temprarsi all’effetto della vertigine che ogni colpo di dadi produce.
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Il giocatore non prende mai tragicamente le proprie
sconfitte (o le proprie vittorie, visto che il “finir male” non è criterio
necessario per definire la tragicità). Quando Hegel, nel sesto Capitolo della Fenomenologia dello Spirito, parla dell’Antigone,
infatti, mostra come la dialettica incorpori il tragico e come il tragico sia
nel per sé parte dello sviluppo della soggettività.
La tragedia è una tappa incancellabile del percorso con cui la coscienza elabora il proprio strumento di interpretazione della realtà. L’etica del giocatore, però, è tutt’altra: è farsi spet- tatore dei propri eventuali fallimenti, è pre- parare minuziosamente ed elegantemente la pro- |
propria probabile disfatta. Come nel teatro tragico dal 480
a.C. al 404 a.C. la morte è irrappresentabile
ed è già da sempre avvenuta o imminente ma mai rappresentata, così per il
giocatore ogni vittoria e ogni sconfitta non sono quelle definitive: escluse
ogni scena di giubilo o disperazione definitivi, che appartengono solo alla
folla dietro di lui, lui che ha sempre gli occhi incollati sul tavolo verde.
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Il giocatore non vive la dimensi- one tragica, la disputa fra due leggi (umana e divina): soltanto lui e il tavolo da gioco. È una sfida al tavolo e a se stesso e ha un rapporto com- plesso con i dadi e il tavolo verde, ci parla, se li coccola. E la sfida prin- cipale è: per quanto potrà aumen- tare le somme di denaro scommes- se?
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Riuscirà a concludere la serata senza rovinarsi in modo da poter ricominciare il giorno dopo?
Il giocatore si presenterà ancora sudato con cravatta di seta, arri- verà dalla donna amata, per con- quistarla con una frase: “Ho perso tutto, Principessa. Domani sarà lo stesso. Domani tutto questo mai mio”. Silverio Zanobetti
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