Sezione Filosofia Alphaville Rubrica diretta da Viviana Vacca e Silverio Zanobetti
. Per una Ecosofia del futuro
Il quattordicesimo numero della rivista PASSPARnous
per la “Sezione Ecosofia”.
per la “Sezione Ecosofia”.
VI Edizione della Sezione Ecosofia
A cura di Viviana Vacca e Silverio Zanobetti
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· Jacques-Alain Miller: Chi sono dunque per te i soggetti che si oppongono?
· Michel Foucault: Chi lotta contro chi? Noi lottiamo tutti contro tutti. E vi è sempre qualcosa in noi che lotta contro qualcos’altro in noi.
· Michel Foucault: Chi lotta contro chi? Noi lottiamo tutti contro tutti. E vi è sempre qualcosa in noi che lotta contro qualcos’altro in noi.
La discordia e la cattiva volontà sostituiscono la presunta purezza del filosofico: ciò che forma il pensiero è anche ciò che sfugge al pensiero. Se intendessi eliminare tutti i presupposti oggettivi (Cartesio) rimarrebbero quelli soggettivi. Le illusioni, le difficoltà del pensiero non provengono dal pensiero stesso perché il pensiero stesso emerge dalla realtà, ed è quest’ultima a produr- re le illusione nel pensiero.
«Il pensiero come azione si prefigge un impegno, a partire dall’inizio. |
Il pensiero come azione. Come funziona il pensiero di chi pretende di poter impostare le questioni più importanti che attraversano le nostre esistenze attraverso la lettura quotidiana dei giornali “noleggiatori di opinioni” ? «Con i giornali, anche con quelli in assoluta buona fede, non voglio e non posso avere a che fare: - tra i miei compiti futuri c’è anche un attentato all’intera stampa moderna» F. Nietzsche, Epistolario, IV, lettera a Malwilda von Meysenburg, giugno 1884.
Se a teatro, spiega Nietzche, si smarrisce la solitudine e si «diventa il vicino», momento in cui l’aggregazione sociale trasforma un gruppo di persone in “mandria elettorale”, in “prossimo”, allora la mossa che si fa urgente è quella di «essere ognuno a se stesso il più lontano». Senza aver bisogno di “gite di campagna” per rispondere ai “doveri della salute”configurati sempre, (ci mancherebbe!) sull’individuum.
A proposito, una sana proposta di ecologia ambientale e mentale sarebbe quella di mettere al bando tutte le filosofie del soggetto e della libertà del 900 (Sartre, Levi-Strauss) perché ogni essere vivente si costruisce il suo ambiente in uno scambio in cui dà e riceve qualcosa. Le zone di vicinanza in cui si incontrano la forza dell’uomo e le «nuove forze» del silicio (che si «prende la rivincita sul carbonio, delle componenti genetiche che si prendono la loro rivincita sull’organismo e le forze agrammaticali che si prendono la loro rivincita sul signficante»1 segnano una metamorfosi somatica e neuronale che modifica la percezione del corpo e dell’ “Io” e che mostrano il connubio positivo tra soggettività e artificio sociale attraverso il quale si può riscoprire la saggezza delle perversità del corpo.
Il pensiero è azione, comunque in-formato da dispositivi materiali e collettivi sociotecnici, ha una propria consistenza materiale perché effetto di incontri, di relazioni. «Il pensiero produce organizzandosi socialmente»2.
Se a teatro, spiega Nietzche, si smarrisce la solitudine e si «diventa il vicino», momento in cui l’aggregazione sociale trasforma un gruppo di persone in “mandria elettorale”, in “prossimo”, allora la mossa che si fa urgente è quella di «essere ognuno a se stesso il più lontano». Senza aver bisogno di “gite di campagna” per rispondere ai “doveri della salute”configurati sempre, (ci mancherebbe!) sull’individuum.
A proposito, una sana proposta di ecologia ambientale e mentale sarebbe quella di mettere al bando tutte le filosofie del soggetto e della libertà del 900 (Sartre, Levi-Strauss) perché ogni essere vivente si costruisce il suo ambiente in uno scambio in cui dà e riceve qualcosa. Le zone di vicinanza in cui si incontrano la forza dell’uomo e le «nuove forze» del silicio (che si «prende la rivincita sul carbonio, delle componenti genetiche che si prendono la loro rivincita sull’organismo e le forze agrammaticali che si prendono la loro rivincita sul signficante»1 segnano una metamorfosi somatica e neuronale che modifica la percezione del corpo e dell’ “Io” e che mostrano il connubio positivo tra soggettività e artificio sociale attraverso il quale si può riscoprire la saggezza delle perversità del corpo.
Il pensiero è azione, comunque in-formato da dispositivi materiali e collettivi sociotecnici, ha una propria consistenza materiale perché effetto di incontri, di relazioni. «Il pensiero produce organizzandosi socialmente»2.
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1 Deleuze, Foucault, Cronopio, Napoli 2009, p. 175.
2 A. Pardi, Campo di battaglia. Teoria, produzione e conflitto in Louis Althusser, Ombre Corte, Verona 2008, p. 12. |
Buona lettura..
Silverio Zanobetti |
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