Codice ISSN: 2281-9223 Rivista d’arte diretta da F. Panizzo - Numero di Settembre, 2013 - Anno II
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INCAMMINANDOSI VERSO IL FUTURO
Il festival internazionale di danza “Aoûte en danse” di Marsiglia, Capitale Europea della Cultura 2013, si apre il 24 agosto con una performance presentata da Taoufiq Izeddiou. Il danzatore, cresciuto artisticamente con Bernardo Montet, è ora coreografo affermato: da tempo impegnato nella promozione della danza contemporanea in Marocco, è fondatore della compagnia Anania nonché ideatore e direttore del Festival Internazionale di Danza Contemporanea di Marrakech. |
“...Come sorriso discreto
uno scintillio produce fiori senza simili sempre il giardino accoglie i primi soffi e ad ogni passo inizia la danza...” (Mohammed Bennis)
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Lo spettacolo si svolge all’aperto, nel Vieux Port, centro storico e culturale della città vecchia, luogo di incontro popolare: una delle più grandi piazze d’Europa e simbolo di Marsiglia, città che si conferma nel suo ruolo internazionale e fulcro delle pulsioni mediterranee. I danzatori sono allineati lungo il lato di un quadrilatero che costituisce lo spazio scenico: al di là della recinzione, sostanziata da una semplice striscia di plastica, il numeroso ed eterogeneo pubblico. Sul lato opposto quattro musicisti, con strumenti tradizionali dell’area mediorientale e in particolare turchi e persiani, intonano note che evocano atmosfere ancestrali, musica trascinante, traghetto tra passato e presente. Lo spazio da percorrere è di un centinaio di metri: il tempo, un’ora. La lenta traversata, come spiega l’artista marocchino, è una dura prova per i danzatori, ma anche un invito a porsi delle domande, su se stessi, sul rapporto con gli altri e il mondo, così come diviene un’occasione per il pubblico di rallentare il proprio quotidiano e sensibilizzarsi alla danza. E funziona: la concentrazione degli astanti, fuori del luogo di azione, non è inferiore a quella di chi vi si muove all’interno.
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Piano piano i diciassette artisti si svincolano dalla costrittiva staticità iniziale, che gradualmente si disintegra, grazie a oscil-lazioni invisibili, piccoli movimenti che assecondando le richieste del corpo ne seguono gli impulsi di spazialità animata. Avanzano, acquistando leggerezza e libertà. |
E invero, come dichiara il coreografo “la danza affranca il corpo da tutti i divieti, libera il movimento, fa sbocciare, realizzare, la persona. Danzare è procedere verso un nuovo mondo al di là dei limiti del corpo, rimettersi continuamente in questione.” Poi, i componenti di quell’esercito silenzioso che inizialmente marciava quasi immobile, rompono le righe, e nel contempo vengono spostati i confini e viene permesso agli spettatori di avvicinarsi sempre più ai danzatori, fino a quando le barriere vengono finalmente soppresse e il pubblico si scioglie spontaneamente in un’unica danza liberatoria insieme agli artisti: l’interazione genera un’incredibile, meravigliosa energia che coinvolge emotivamente e fisicamente tutti i presenti, di qualunque età, provenienza ed etnia.
Sembra così concretizzarsi la speranza del poeta Bennis, che il Mediterraneo divenga “una casa aperta, senza muri, né soffitto, né porte, aperta su uno spazio infinito: Mediterraneo futuro, plurale, armonioso, dove lo scambio acquista la dimensione di un impulso, uno slancio che da al corpo collettivo la forza di inventare nuove idee e nuovi destini”.
Sembra così concretizzarsi la speranza del poeta Bennis, che il Mediterraneo divenga “una casa aperta, senza muri, né soffitto, né porte, aperta su uno spazio infinito: Mediterraneo futuro, plurale, armonioso, dove lo scambio acquista la dimensione di un impulso, uno slancio che da al corpo collettivo la forza di inventare nuove idee e nuovi destini”.
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Sara Maddalena
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Scrivono nella rivista: .
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Daniel Montigiani, Viviana Vacca, Alessandro Rizzo, Silverio Zanobetti, Fabio Treppiedi, Roberto Zanata, Sara Maddalena, Daniele Vergni, Mariella Soldo, Martina Lo Conte, Fabiana Lupo, Bruno Maderna, Alessia Messina, Silvia Migliaccio, Alessio Mida, Miso Rasic, Mohamed Khayat, Pietro Camarda, Tommaso Dati, Natalia Anzalone, Enrico Ratti, Ilaria Palomba, Davide Faraon, Francesco Panizzo.
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