“Open”, è uno spettacolo ideato dal noto coreografo statunitense Daniel Ezralow, in collaborazione con il Spellbound Contemporary Ballet, compagnia italiana di danza contemporanea diretta dal coreografo Mauro Astolfi.
In scena al Teatro Vascello di Roma il 10 aprile 2014, Open è un’opera dinamica, vivace divertente, intrisa di vitalità ed energia: introdotta da una sorta di direttore d’orchestra, è un susseguirsi di quadri, di vignette. I danzatori, giovani promesse della compagnia italiana, sono espressione di forza, di divertimento, veicolo di desideri, simbolo di un futuro ricco di aspettative e di fiducia, come il coreografo stesso sottolinea nelle interviste, definendo il suo lavoro una via per la bellezza e la speranza “ uno spettacolo fatto da giovani per i giovani”. Le immagini sono costruite in modo decisamente fantasioso, magico, originale, con una resa efficace anche grazie ai costumi e al divertente utilizzo di pannelli mobili e proiezioni. Nell’insieme lo spettacolo risulta spiritoso, veloce: solo in alcune parti il coreografo lascia vivere un respiro di interiorità. Ezralow utilizza dei brani di musica classica per questo suo varietà di danza contemporanea: ovviamente, la maggior parte dei pezzi sono dei classici conosciuti da tutti, che gli spettatori possono riconoscere facilmente. Una scelta che fa parte di quel suo continuo ammiccare al pubblico, che peraltro risponde secondo copione con entusiastici urletti da programma televisivo. Nel complesso il tutto rischia di ridursi a un insieme di scenette da saggio di fine anno: al termine di ognuna, il consueto applauso. Scenetta, applauso, scenetta, applauso. I ragazzi del Spellbound Contemporary Ballet sono bravi, ma nell’ideazione della coreografia purtroppo traspare una nefasta contaminazione televisiva, un modello commerciale. Del resto il coreografo americano è famoso per aver curato cerimonie di Oscar, Olimpiadi, musical. Entertainment. Evento mediatico. Lo show prima di tutto, magari anche a discapito dell’intensità, dell’emozione, dell’amore per quella forma di danza contemporanea che non è solo tecnica o acrobazia. Ed ecco allora che anche i messaggi vagamente sociali ed ecologisti che emergono nello spettacolo, prendono quello spiacevole retrogusto di slogan populista. Il pubblico del teatro, che con Open fa il tutto esaurito, sembra comunque apprezzare, contagiato forse dalla spettacolarità dell’esibizione e dall’entusiasmo dei danzatori. Restano però irrisolte alcune domande sul ruolo e sul senso di questo tipo di danza e di spettacolo. Sara Maddalena
OPEN
Uno spettacolo diretto e coreografato da DANIEL EZRALOW scritto da Daniel Ezralow e Arabella Holzbog con SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET assistente coreografo: Michael Cothren Pena costumi di America Appareil |
INCAMMINANDOSI VERSO IL FUTURO
di Sara Madddalena Eros, impulso
vitale e necessario di Sara Maddalena |
Scrivono in PASSPARnous: k
Aldo Pardi, Claudia Landolfi, Nicola Lonzi, Marco Bachini, Daniel Montigiani, Viviana Vacca, Alessandro Rizzo, Fabio Treppiedi, Silverio Zanobetti, Sara Maddalena, Daniele Vergni, Mariella Soldo, Martina Lo Conte, Fabiana Lupo, Roberto Zanata, Bruno Maderna, Alessia Messina, Silvia Migliaccio, Alessio Mida, Natalia Anzalone, Miso Rasic, Mohamed Khayat, Pietro Camarda, Tommaso Dati, Enrico Ratti, Ilaria Palomba, Davide Faraon, Martina Tempestini, Fabio Milazzo, Rosella Corda, Marco Fioramanti, Matteo Aurelio, Enrico Pastore, Giuseppe Bonaccorso, Rossana De Masi, Francesco Panizzo.
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