La seconda stanza
TEЯZO PAESAGGIO
Articolo di Natalia Anzalone
L’ambiente stralunava. Sparsi raggi di luce prefiguravano un brillio senza tempo, in un punto là fuori, nel cortile. In cucina e nel largo ingresso della casa d’arte invece un mare di luce abbagliante faceva sentire grandi separazioni. Le forti ombre decise delle lame color argento conficcate alle pareti, in quel viavai d’artisti e amanti d’arte, cercava di trattenere l’immobilità che non c’era. Di solito, nel traffico le ombre tendono a nascondersi, quasi sia superfluo il loro aggirarsi attorno a cose che si muovono. In quegli spazi della casa dove i volti andavano e venivano, sentivi che qualcosa si disperdeva e che solo quei ganci d’acciaio sui muri bianchi facevano ruotare ancora il tuo sguardo.
Nella seconda stanza invece, la seconda a sinistra, la luce sparata da qualche parte là fuori, da una lampada forse, restava impigliata alla serranda e si faceva cuore centrale d’un ordine di penombre sul soffitto e nella parte alta delle pareti. L’inquietante era che le quattro pareti viaggiavano, proiezioni su rotaie barcollanti, un che di filmico. Potevi sostare con lo sguardo e lasciar apparire le forme desolate, i colori del suolo su tutti e quattro i muri, i margini in abbandono. Un colore azzurrino faceva svanire la distanza fra te e coloro che circolavano nella casa, che non potevano, per veto artistico, entrare nella seconda stanza fino a che tu non ne fossi uscito. Separato da una tenda, da cuffie acustiche e la musica, non eri del tutto estraneo a ciò che accadeva intorno, e da solo lo eri ancora meno, eri parte d’una figura d’orizzonte, IL TEЯZO PAESAGGIO. È proprio la linea d’orizzonte infatti a dirti sempre che tu sei disperso fra cose che si vedono a distanza, e che con ognuna alla volta puoi fare asse e a essa arrivare, una volta o l’altra. È così che il perso e il trovato vanno nelle vocali del legno, accolti s’accorgono d’altri accolti, senza più alcuna sensazione di fastidio.
Il cammino era lungo anche se ci si spostava soltanto dalla seconda stanza alla prima stanza o alla cucina. Nella prima stanza un proiettore a terra, accostato alla parete, che inviava immagini che navigavano nella luce con andamento ininterrotto che niente poteva disturbare, senza direzione, ma solo continuità, e un robot bendato di luce anch’esso davano sensazioni di bianco o fratture della realtà percettiva, che incalza l’arte contemporanea e la distanzia dalle pratiche del fare artistico della modernità. Nella cucina la conversazione sull’arte andava fino a tardi, come in ogni serata nello spazio indipendente per l’arte 16 Civico, dove ci si distende nella performance, anche musicale. E fra i cerimoniali della sera, da un fessura spunterà la notte.
Natalia Anzalone
Marco De Leonibus / Giuseppina Michini / Gioele Pomante
TEЯZO PAESAGGIO - TERRITORIO DI DIVERSITÀ 18 nov - 16 dic 2017 collettiva d'arte contemporanea a cura di Silvia Moretta 16 Civico - Strada Provinciale San Silvestro, n. 16 - Pescara cover design: Luca Di Francescantonio Richiamo al Manifesto del terzo paesaggio di Gilles Clément (2004) |
Fotografia
Un pittorialismo fotografico: l’arte di Francesco Ragno tra forme e geometrie. di Alessandro Rizzo L’art brut diventa arte grezza e
flusso di coscienza tempestoso nelle cromaticità visionarie di Marie-Claire Guyot. di Alessandro Rizzo L’immateriale nel blu immenso e universale
di Yves Klein. di Alessandro Rizzo |
Scrivono in PASSPARnous:
Bruno Benvenuto, Ubaldo Fadini, Tiziana Villani, Claudia Landolfi, Alfonso Amendola, Mario Tirino, Vincenzo Del Gaudio, Alessandra Di Matteo, Paulo Fernando Lévano, Enrico Pastore, Francesco Demitry, Sara Maddalena, Alessandro Rizzo, Gianluigi Mangiapane, Nicola Lonzi, Marco Bachini, Daniel Montigiani, Viviana Vacca, Fabio Treppiedi, Aldo Pardi, Daniele Vergni, Mariella Soldo, Martina Lo Conte, Fabiana Lupo, Roberto Zanata, Bruno Maderna, Silvia Migliaccio, Alessio Mida, Natalia Anzalone, Miso Rasic, Mohamed Khayat, Pietro Camarda, Tommaso Dati, Enrico Ratti, Ilaria Palomba, Davide Faraon, Martina Tempestini, Fabio Milazzo, Rosella Corda, Stefania Trotta, Manuel Fantoni, Marco Fioramanti, Matteo Aurelio, Giuseppe Bonaccorso, Rossana De Masi, Massimo Maria Auciello, Maria Chirico, Ambra Benvenuto, Valentina Volpi, Massimo Acciai, Marco Maurizi, Gianluca De Fazio, Daniele Guasco, Carmen Guarino, Claudio Kulesko, Fabrizio Cirillo, Francesca Izzi, Antonio Mastrogiacomo, Giulia Vencato, Alessandro Baito, Margherita Landi, Mirjana Nardelli, Nicola Candreva, Patrizia Beatini, Stefano Oricchio, Manlio Palmieri, Francesco Ferrazzi, Giovanni Ferrazzi, Francesco Panizzo.
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