Alessandro Coppola ha sempre espresso un’inclinazione, viva e pulsante, verso l’elaborazione di illustrazioni, alfabeti dinamici e incisivi attraverso cui esprimere sintassi interiori forti e uniche. Alessandro nasce a Palermo il 17 luglio 1982 e fin dall’infanzia ha dimostrato grande attenzione verso i cartoni animati che seguiva e i libri di fiabe che leggeva con tanta passione. Alle scuole medie inferiori indirizza il proprio percorso formativo, quindi siamo fuori da un autore autodidatta, nell’ambito dell’Arte, iscrivendosi all’Istituto d’Arte di Palermo e usufruendo di una Borsa di studio conseguita nel 1998 nel concorso nazionale Eva l’altra metà dello sport. Il percorso formativo di Alessandro porta l’artista ad assorbire e apprendere l’arte del disegno e dell’illustrazione in ogni propria parte, tanto da assaporare una sapienza descrittiva e compositiva tale da assicurargli quella fermezza e quella padronanza di stili e di poetiche che si propongono, attraverso la delicatezza del tratto di una matita, al momento della composizione dell’opera, in quanto un’illustrazione può e deve essere ascritta a un contesto artistico pieno e completo nel concetto espresso. Alessandro si formerà tramite linguaggi vari e differenti, espressioni che trovano una loro realizzazione nell’arte dei wirter, eseguirà insieme ai propri compagni di studio un grande mosaico su un pannello, rappresentando il simbolo delle forze dell’ordine, nell’arte del mosaico, e, appunto, nell’arte dell’illustrazione grafica. Alessandro si diploma in Maestro d’Arte presso l’Istituto Statale d’Arte in cui ha potuto anche approdare alle più qualificate e valide espressioni decorative, siano esse plastiche, quindi le volumetrie apprese come consapevolezza di spazi e di prospettive, siano esse pittoriche, quindi l’abbellimento come estetica di un contorno dal risvolto anche contenutistico.
Alessandro proseguirà fermamente nell’arte dell’illustrazione, facendo forte tesoro delle varie discipline che ha potuto apprendere e che ha potuto affrontare, approdando, così, a uno stile e a un approccio compositivo ed estetico proprio, personale, riconoscibile, e garantendo spazi di definizione molto ampi di ispirazione e di elaborazione delle immagini, delle figure, delle forme e delle linee di oggetti e di ambienti, in cui l’aspetto quasi scenografico ci accompagna in una visione onirica e in una dimensione prospettica unica, viva, quasi reale. Alessandro ci dona attraverso le illustrazioni la morbidezza e la raffinatezza del tratto della matita che va a imprimersi sulla carta, contrassegnando personaggi fiabeschi, fantastici, immaginifici quanto, spesso, reali, iperreali, verisimili. In questa cornice si fa avanti un’intensa attività di meditazione e di ricerca che porta Alessandro a dimostrare una destrezza dinamica in un disegno dal segno grafico molto accentuato e dall’impatto molto delicato, sfumature che si addentano in tratti in cui il colore risulta essere più deciso e vivace, pastellato quanto armonioso. Si delinea, così, una propria idea di figurativo nella produzione di Alessandro Coppola. L’autore partecipa a diverse mostre nel corso della propria produzione, conseguendo ottimi riconoscimenti e premi. Alessandro si esprimerà sempre tramite la magia del disegno, dell’illustrazione e la creatività esplosiva della decorazione, tanto da realizzare un pannello illustrativo-decorativo per l’ospedale Policlinico di Palermo, reparto maternità. I due ambiti disciplinari si contamineranno nella proposta artistica di Alessandro tanto da vedere realizzare illustrazioni in cui esiste una particolare attenzione e una particolare cura del dettaglio, anche puramente scenografico dell’illustrazione nel proprio impatto estetico complessivo, così come la grafica che va a graduare le cromie, attenuandole, incentivandole e incrementandole in base all’aspetto narrativo che l’autore vuole suscitare e comunicare: il tratto e il segno nelle illustrazioni di Alessandro Coppola sono gli unici alfabeti di messaggi che vogliono fare percorrere l’immaginazione dello spettatore e dell’osservatore nei meandri di una fiaba, di una storia immaginifica e raccontata. I colori sono gli unici elementi che riescono a esprimere la storia che Alessandro vuole rappresentare ed è per questo che l’autore presta grande riserva per le cromie e per le tinte che si uniscono al segno e con esso definiscono panorami inattesi, coinvolgenti e suggestivi. La valenza comunicativa del tratto grafico si unisce alla portata estetica della pittura: due dimensioni che, come dicevamo prima, si contaminano in una continua ricerca e in continuo susseguirsi, tale da donarci una visione completa e convincente del disegno e dell’illustrazione. Si eleva, pertanto, la valenza letteraria del disegno, l’illustrazione che, spesso, in molte pubblicazioni firmate da Alessandro Coppola, susseguono ai testi scritti: in tutto questo ci poniamo oltre la definizione di una narrativa illustrata generazionale e di genere, ma ci affianchiamo al disegno come metalinguaggio introspettivo, molte storie raccontano di crescite, di superamenti di fasi esistenziali, di periodi di maturazione, di rapporti interrelazionali, siano essi familiari, siano essi sociali, tanto da non garantire una progressione narrativa banale e prevedibile, donando al lato grafico del segno la portata di signifcante diretto, mai scontato, ma denso di sostanza e di contenuto. L’animazione, Alessandro frequenterà un Corso di Specializzazione di Animazione, collaborando con lo studio di animazione Grafimated di Palermo, diventa paerte integrante del complesso estetico compositivo delle illustrazioni: in questo ambito si legge una certa forza cinetica, donando una dose di dinamica e di movimento alle figure e a quel figurativo che diventa grafico e che suggerisce una serie di sensazioni che si profilano nel contesto narrativo in cui esso è inserito. Si apprezzano espressioni figurative nelle illustrazioni di Alessandro che riportano alcune figure notorie della storia dell’illustrazione nel corso dei secoli: ricordiamo, per esempio, un Raymond Peinet, con un tratto essenziale e minimalista, ma ricco di intensità e di impeto narrativo, di rappresentazione animata viva e pulsante, quasi tangibile e fortemente coinvolgente. Alessandro parteciperà a concorsi internazionali di illustrazione organizzati dalla Fondazione Malagutti Onlus, Diritti a Colori, network per la salvaguardia dei diritti dei bambini, realizzando due opere riportate nel catalogo We are the Future, edito da Red Publishing. Alessandro riprende il racconto scritto da L.Frank Baum, Il mago di Oz, in una Mostra d’illustrazione itinerante, a cui partecipa e che realizza con l’illustratore Alessandro Previti, mentre per l’Associazione Culturale 500g organizzerà e parteciperà a una mostra d’illustrazioni erotiche riguardanti la storia di Cappuccetto Rosso. Inventiva e creatività portano Alessandro Coppola a rileggere non solo l’estetica compositiva, tramite un proprio tratto distintivo, ma anche il contenuto delle favole della letteratura: oggi è parte dell’Associazione Nazionale Italiani di Illustratori. L’immaginazione si fa strada nello spettatore e nel lettore nel contemplare le illustrazioni di Alessandro Coppola: la fantasia porta a condurre il soggetto ad avvertire sensazioni, complete quanto complesse, immaginando rumori, suoni, profumi e dando, così, un risalto volumetrico alla spazialità e alle figure che sono disegnate. Alessandro Rizzo
Scrivono in PASSPARnous:
Aldo Pardi, Claudia Landolfi, Enrico Pastore, Francesco Demitry, Sara Maddalena, Alessandro Rizzo, Gianluigi Mangiapane, Nicola Lonzi, Marco Bachini, Daniel Montigiani, Viviana Vacca, Fabio Treppiedi, Daniele Vergni, Mariella Soldo, Martina Lo Conte, Fabiana Lupo, Roberto Zanata, Bruno Maderna, Silvia Migliaccio, Alessio Mida, Natalia Anzalone, Miso Rasic, Mohamed Khayat, Pietro Camarda, Tommaso Dati, Enrico Ratti, Ilaria Palomba, Davide Faraon, Martina Tempestini, Fabio Milazzo, Rosella Corda, Stefania Trotta, Manuel Fantoni, Marco Fioramanti, Matteo Aurelio, Giuseppe Bonaccorso, Rossana De Masi, Massimo Maria Auciello, Maria Chirico, Ambra Benvenuto, Valentina Volpi, Massimo Acciai, Francesco Panizzo. |
Fotografia
Un pittorialismo fotografico: l’arte di Francesco Ragno tra forme e geometrie. di Alessandro Rizzo L’art brut diventa arte grezza e
flusso di coscienza tempestoso nelle cromaticità visionarie di Marie-Claire Guyot. di Alessandro Rizzo Georg Schrimpf:
da un espressionismo di un nuovo realismo alla dimensione magica di una nuova oggettività. di Alessandro Rizzo L’immateriale nel blu immenso e universale
di Yves Klein. di Alessandro Rizzo Un esempio di architettura integrata: la Fondazione Maeght.
di Alessandro Rizzo |
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