Il 10 luglio 2014 la MMCOMPANY apre la rassegna romana di Invito alla Danza mettendo in scena lo spettacolo “D’amore e d’ombra” strutturato in tre tempi e tre coreografie. La compagnia, fondata e promossa da Michele Merola e sostenuta dall’Associazione Progetto Danza di Reggio Emilia, è composta da affermati solisti e si pone come obiettivo “lo scambio di idee, esperienze e iniziative fra le nuove generazioni di artisti, testimoni della cultura contemporanea”.
Un brano tratto dal film Bianca di Nanni Moretti introduce la prima coreografia, di Merola, “Promessa alla Luna”. In scena un clarinettista coperto da uno scafandro e un cantante che propone dal vivo alcuni successi storici di qualche decennio fa, canzoni di Mina, sempre attuali per quanto siano appannaggio di un’altra generazione. La coreografia nei momenti corali è decisamente leggera e giocosa. Ricordando Pasolini: “Siamo stanchi di diventare giovani seri, o contenti per forza, o criminali, o nevrotici: vogliamo ridere, essere innocenti, aspettare qualcosa dalla vita, chiedere, ignorare. Non vogliamo essere subito già così senza sogni.” Divertenti risultano anche i momenti di mimo, ma in alcuni duetti la comicità si palesa quale intento meramente accattivante. Per quanto gli interpreti siano senza dubbio eccellenti, anche la danza che accompagna la voce, risultando del tutto slegata dal contesto, è fine a se stessa e sostanzialmente non emoziona. Conclude un altro brano di Nanni Moretti, da “La messa è finita” e poi un charleston. L’alternarsi di toni, che teoricamente può far funzionare una partitura, qui risulta eccessivo e ottiene l’effetto di vanificare i -già rari- momenti introspettivi, privilegiando una levità che diventa superficialità. Nei contrasti si dovrebbe forse rinvenire quel “collante tra tradizione e modernità” auspicato dal coreografo, ma in realtà lo spettatore è chiamato a cercare, troppo faticosamente, un filo logico nella drammaturgia. Il secondo lavoro “Di Nuda Persona”, è una novità proposta dal coreografo Enrico Morelli, “un’esplorazione dell’universo amoroso che esprime una lettura conflittuale del rapporto di coppia”. Gli interpreti sono due donne e due uomini, protagonista l’amore. Una ragazza che danza con dei palloncini bianchi appesi al costume apre la coreografia, romantica, sofferta, sensuale, un’opera che si avvicina al teatrodanza e si manifesta elegante, drammatica, appassionata. Le situazioni raccontate sono quelle di ogni relazione amorosa, in ogni epoca: gioco di seduzione, innamoramento, rottura. Le tonalità chiare dei costumi, che si sposano a un amore puro, si scontrano con il rosso di un fazzoletto, leitmotiv, simbolo di passione e strazio. L’ultima coreografia è nuovamente di Michele Merola, “La Metà dell’Ombra”. Sin dall’avvento di una sorta di monaco che cammina tra i corpi distesi e seminudi di quattro uomini, è evidente una forma sacrale e fortemente simbolica che vede contrapposta la spiritualità al corpo, mostrato nelle sue accezioni di fisicità primitiva e luogo di esperienza. Del resto, come diceva Foucault, il corpo è superficie di iscrizione degli avvenimenti. Coreografia: M. Merola ed E. Morelli Interpreti: Stefania Figliossi, Paolo Lauri, Fabiana Lonardo, Francesco Mariottini, Enrico Morelli, Giovanni Napoli, Lorenza Vicidomini Musica: Autori vari Clarinetti: Mirco Ghirardini Voce: Vincenzo Capezzuto Luci: Cristina Spelti Costumi: Nuvia Valestri Sara Maddalena
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INCAMMINANDOSI VERSO IL FUTURO
di Sara Madddalena Eros, impulso
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