Musikanten rubrica diretta da Fabio Treppiedi
Il nuovo spettacolo
Residence 2012- John Greaves
La sua musica esala da uno spirito che è posseduto e non possiede, ma ha dalla sua la grazia di comunicare il suo inconoscibile come tale.
La convinta naivetè della sua poesia non
esclude che in essa sia stata portata a compimento l’opera magica di evocazione
e l’opera di ricostruzione dell’unità tra l’anima e il mondo,
mediante quell’unico esorcismo musicale che dissolve e ricompone l’interiore e
l’esterno; opera che la grande premessa romantica aveva affidato alla poesia. E una deduzione
rivoluzionaria tratta nell’umiliazione, come gli altri due maestri [Rimbaud e
Mallarmé] l’avevano tratta nell’orgoglio consapevole.
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I decadenti videro nell’arte di Verlaine il lato dissolutivo, i simbolisti intuirono l’altro della ricostruzione e lo annetterono senz’altro, come maestro, al loro movimento».
E al fascino della musica in versi della poesia di Paul Verlaine non si è sottratto John Greaves.
Da qualche anno, sulla scena del Triton, la residenza-fucina, il grande musicista si è dedicato alla creazione della terza parte dell’opera dedicata a Paul Verlaine. Uno spettacolo-commistione (tragedia musicale, recital, oeuvre total) che si nutre dell’incrocio di testo poetico, musica e parti recitate, atte a mettere in luce la vertigine di Verlaine, anti-eroe dei tempi moderni.
Verlaine les airs illumina le pieghe della vita tortuosa del poeta, condannato alla cattività della follia, ormai preda degli spettri delle sue opere letterarie: amate, immaginate, rifiutate.
E al fascino della musica in versi della poesia di Paul Verlaine non si è sottratto John Greaves.
Da qualche anno, sulla scena del Triton, la residenza-fucina, il grande musicista si è dedicato alla creazione della terza parte dell’opera dedicata a Paul Verlaine. Uno spettacolo-commistione (tragedia musicale, recital, oeuvre total) che si nutre dell’incrocio di testo poetico, musica e parti recitate, atte a mettere in luce la vertigine di Verlaine, anti-eroe dei tempi moderni.
Verlaine les airs illumina le pieghe della vita tortuosa del poeta, condannato alla cattività della follia, ormai preda degli spettri delle sue opere letterarie: amate, immaginate, rifiutate.
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Su musica di John Greaves, i testi delle canzoni agro-dolci, venate di malattia, ultimi stralci di una ronda notturna sono affidati al filosofo, giornalista e musicista Emmanuel Tugny, capace di far risaltare la grazia sulfurea dei versi di Verlaine.
Intorno a John Greaves e al suo progetto, tre voci conosciute nel mondo jazz francese: Elise Caron, Jeanne Added e Thomas de Porquery. |
Completano il quadro gli universi personali di Guillaume Roy, Eve Risseur (piano e fiati), Léon Milo (percussioni) e Olivier Mellano (chitarra). Lo scopo residenziale è quello di creare la versione concerto dello spettacolo che ritornerà in Francia nel corso del 2013.
Viviana Vacca
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