Step up 4, Revolution:
dalla strada alle stelle
Da pochi giorni nelle sale cinematografiche italiane è arrivato l’atteso Step up 4, Revolution, l’ultimo di una serie di film sulla danza Hip-Hop. Seppure inesistente una continuità narrativa tra le quattro pellicole ben si intende però che esse facciano parte di una stessa saga, dal momento che in tutte la protagonista indiscussa è la danza di strada americana, amata e praticata da un gruppo di giovani talentuosi, desiderosi di fare della propria arte un mestiere. |
Cameriere di giorno e ballerino di notte, Sean si dimostra abile anche nel trasformare una passione comune in un’arma per combattere le ingiustizie sociali, specie dopo il casuale incontro con la bella Emily di cui si innamora, giunta in città per diventare una ballerina professionista. Infatti, da questo momento in poi, i The Mob utilizzano la propria danza per evitare che uno spregiudicato affarista rada al suolo i borghi storici di Miami in cui essi vivono e si esercitano, per sostituirli con palazzi e alberghi di lusso. A tale protesta partecipa attivamente anche Emily, contribuendo così, prima a realizzare i progetti del suo amato Sean e poi a vanificarne gli sforzi nel momento in cui viene scoperta dalla band figlia del nemico. Gli scontri a questo punto sono inevitabili, ma fortunatamente tutto è destinato ad aggiustarsi nel finale del film proprio come in una bella favola a lieto fine.
Come si può notare, Step up 4 è un film dalla trama semplice, banale, quasi inesistente tanto da spingere a considerarlo un fiasco se non fosse per l’originalità delle musiche e la genialità delle coreografie. Il regista Scott Speer infatti, ha giustamente scelto di puntare sul talento di ballerini e coreografi piuttosto che su trame complicate per realizzare il suo film musicale e danzato di esordio. |
Ecco dunque la pellicola eccedere di pezzi ballati assolutamente originali e geniali, enfatizzati da riprese volte a rallentare o velocizzare questo o quel passo, dimostrando ancora una volta come il cinema possa essere di aiuto alla danza nel rompere i propri limiti di spazio e di tempo.
Fantastica a questo proposito la scena della galleria d’arte che prende vita e quella della danza collettiva finale, così energica ed esplosiva da apparire incontenibile nello schermo.
Ma Step up 4, non è un film sulla danza fine a stesso, capace solo di appagare gli animi degli spettatori appassionati e di coinvolgere i semplici curiosi; è anche un film profondamente attuale e moralistico poiché, nel descrivere la società di oggi, persa nel labirinto del potere e nella ricerca di futili piaceri materiali, offre una bussola per ritrovare gli unici valori, gli unici compagni di vita in grado di renderci davvero felici: la famiglia e l’amicizia. Il film infatti insegna a non arrendersi mai, a seguire ardentemente le proprie passioni e a fermarsi a riflettere prima di distruggere, poiché solo così sarà possibile, come i The Mob, riuscire a realizzare i propri sogni!
Daria Chiappe
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