Trickster Rubrica diretta da Alessandro Rizzo
CORPO GEMMANTE - Performance - Intervista a Clara Burgio (danzatrice butoh) e a Datura Martina Lo Conte (performer vocale) - Da anni lavorate sulla voce e sul corpo, cosa ha prodotto l’unione delle vostre esperienze? Clara: La magia dell’incontro... E la voglia di ricerca. Dal primo incontro l’empatia e la voglia di creare è nata in maniera assolutamente naturale sia per gli intenti che per le modalità. |
Risponderei con una parola: Alchimia. La ricerca nella voce non può prescindere da una consapevolezza del corpo, in quanto il corpo stesso è ‘strumento della voce’: per questo motivo ho sempre cercato di esplorare varie tecniche e discipline solo apparentemente lontane tra loro. Ciò mi ha portato a un training nelle tecniche dell’Overtone Singing e, in parallelo, allo studio dello Yoga e della danza butoh con Imre Thormann. Il luogo che ha ospitato Imre e altre esperienze fondamentali nella mia formazione, è stato lo Spazio Nu di Pontedera, dove nel 2012 ho incontrato Clara Burgio: ho sentito subito che dovevo creare qualcosa con lei, conoscendo il lavoro che sta alla base del butoh, di cui anche lei è insegnante. Abbiamo deciso di creare la performance Corpo Gemmante partendo da immagini legate alla gravidanza, alla nascita, al mistero, alla morte: tutto sembrava concentrarsi e svilupparsi in continuo mutamento, come in un caleidoscopio. Adesso il tema si è aperto anche ai ruoli sociali, intesi come prigione dell’individuo: da qui la necessità di una morte iniziatica per rinascere come Esseri Umani liberi. Quando abbiamo iniziato le prove ho potuto mettere in gioco molte tecniche vocali diverse, usare vari strumenti, di cui alcuni costruiti appositamente, ma soprattutto ho espresso qualcosa di arcaico e primordiale che solo la danza di Clara ha saputo tirare fuori. La mia parte nella performance non è un accompagnamento bensì un dialogo costante con la danzatrice e gli altri performer. Inoltre il fatto di essere io stessa in gravidanza durante questo lavoro ha amplificato la sensibilità verso il tema.
Clara:
La voce è vissuta come un insieme di suoni, la voce è parte del corpo e uno strumento potente nella comunicazione quanto il movimento. Spesso tendiamo a scindere le cose e le nostre potenzialità vedendole come differenti, ma in fondo alla nostra vera natura, sia la voce che i nostri corpi sono una cosa sola: se non si è inibiti dal loro stesso potenziale questo incontro diventa Vita. Il butoh è desiderio di vita ed è esso che ci muove, non sono i desideri indotti o un corpo o una voce mostrati per la produzione effettuale ma l’esperienza che incarna l’apertura alla Vita. La cultura giapponese, presa nella sua filosofia creativa, tende all’unione e questo perché cerca di esulare dal dualismo della mente. La forza e la chiarezza dell’energia vocale e personale di Datura mi danno certezza come un asse su cui riporre fiducia e questo mi permette di poter danzare e creare sentendo una fluidità di linguaggio.
La voce è vissuta come un insieme di suoni, la voce è parte del corpo e uno strumento potente nella comunicazione quanto il movimento. Spesso tendiamo a scindere le cose e le nostre potenzialità vedendole come differenti, ma in fondo alla nostra vera natura, sia la voce che i nostri corpi sono una cosa sola: se non si è inibiti dal loro stesso potenziale questo incontro diventa Vita. Il butoh è desiderio di vita ed è esso che ci muove, non sono i desideri indotti o un corpo o una voce mostrati per la produzione effettuale ma l’esperienza che incarna l’apertura alla Vita. La cultura giapponese, presa nella sua filosofia creativa, tende all’unione e questo perché cerca di esulare dal dualismo della mente. La forza e la chiarezza dell’energia vocale e personale di Datura mi danno certezza come un asse su cui riporre fiducia e questo mi permette di poter danzare e creare sentendo una fluidità di linguaggio.
Datura ci diresti cosa intendi quando dici che il vostro lavoro è quello di “eplorare la zonalimite della nascita, così vicini alla morte, andare al di là di ogni significato per entrare nella densità del significante”? Datura: Quando si tratta un tema così forte e legato alle radici dell’Esistenza il linguaggio pare essere insufficiente. Nella voce, andare ‘al di là del significato’ si è manifestato attraverso un suono al di là dei codici prestabiliti del canto, capace di muoversi dentro il corpo stesso della danzatrice, un suono penetrante e primitivo. |
L’intento non è solo
quello di rendere lo spettatore incapace di poter raccontare ciò che ha
vissuto durante il suo abbandono a teatro (come direbbe C. Bene), ma
anche quello di portarlo a una trasformazione interiore, abbandonando
gli effetti che solitamente ci sono dati dalla parte sinistra del
cervello: egli non può essere la stessa persona quando esce dal teatro.
Per quanto riguardo la danza lascio rispondere Clara.
Clara:
L’immagine con cui possiamo tradurre questa frase la riconduco alla trasformazione del baco da seta, un atto dove questo concorre a un moto definitorio e dove il mondo lo vuole farfalla.
- Com’è stato lavorare con i giovani del liceo?
La collaborazione nasce dall’incontro con la Compagnia dei Nove, i quali hanno dato l’opportunità di fare uno stage-audizione con i loro ragazzi; la compagnia lavora molto bene col teatro nei licei e lo portano anche in zone di disagio. Nella selezione durante l’audizione ho notato tantissime diversità tra i ragazzi, ovviamente, ma in comune hanno una forte capacità di concentrazione e pochi muri: questo ha reso possibile entrare facilmente in altri stati di presenza e profondità. Inoltre, mi sono sorpresa della loro generosità nell’entrare dentro il lavoro in maniera non egoica ma autentica (credo che loro stessi si siano emozionati) e come dice il Maestro Ono: “un fiore profuma e non si chiede perché, e il profumo arriva anche agli altri”.
CORPO GEMMANTE:
17 aprile 2013 TEATRO AURORA, SCANDICCI (FI) h. 20.30
di e con Clara Burgio & Datura Martina Lo Conte
Performer:
Chiara Lastri
Sonia Galli
Gianluca Fredducci
Giacomo Dominici
Clara:
L’immagine con cui possiamo tradurre questa frase la riconduco alla trasformazione del baco da seta, un atto dove questo concorre a un moto definitorio e dove il mondo lo vuole farfalla.
- Com’è stato lavorare con i giovani del liceo?
La collaborazione nasce dall’incontro con la Compagnia dei Nove, i quali hanno dato l’opportunità di fare uno stage-audizione con i loro ragazzi; la compagnia lavora molto bene col teatro nei licei e lo portano anche in zone di disagio. Nella selezione durante l’audizione ho notato tantissime diversità tra i ragazzi, ovviamente, ma in comune hanno una forte capacità di concentrazione e pochi muri: questo ha reso possibile entrare facilmente in altri stati di presenza e profondità. Inoltre, mi sono sorpresa della loro generosità nell’entrare dentro il lavoro in maniera non egoica ma autentica (credo che loro stessi si siano emozionati) e come dice il Maestro Ono: “un fiore profuma e non si chiede perché, e il profumo arriva anche agli altri”.
CORPO GEMMANTE:
17 aprile 2013 TEATRO AURORA, SCANDICCI (FI) h. 20.30
di e con Clara Burgio & Datura Martina Lo Conte
Performer:
Chiara Lastri
Sonia Galli
Gianluca Fredducci
Giacomo Dominici
Francesco Panizzo
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