Il rischio di superarsi
Articolo di Sara Maddalena
“Multa non quia difficilia sunt non audemus,
sed quia non audemus difficilia sunt.” - Seneca - In questo periodo uno spettacolo dal titolo Roulette russe, proposto da un celebre coreografo russo, fa notizia per il fatto stesso che non sia stato annullato, come è stato il caso, purtroppo, di altre opere di artisti russi. Mitia Fedotenko, russo dalle origini ucraine, da tempo in Francia, ha evidentemente manifestato fin da subito il suo sostegno alle vittime della politica di Putin, ma l’interesse di questo spettacolo va ben oltre la situazione attuale, considerato che è il frutto di un lungo lavoro di questo artista internazionalmente conosciuto. |
In scena all’Agora di Le Crès, quest’opera può essere apprezzata da ogni tipo di spettatore, per la ricchezza di elementi e interpretazioni, per i diversi livelli di lettura per quanto riguarda sia i contenuti sia le scelte estetiche. Mitia Fedotenko mescola infatti sapientemente danza, musica, letteratura e teatro, coadiuvato da Natacha Kouznetsova, apprezzata danzatrice e attrice, sua compagna di vita e di scena - già acclamata coprotagonista dello spettacolo di danza AkhmatModi, che si rifà alla storia della poetessa russa Anna Akhmatova e del pittore e scultore italiano Amedeo Modigliani.
La particolare struttura geometrica, realizzata dal poliedrico artista Nicolas Gal per Roulette russe, sottolinea volumetricamente condizioni esistenziali di cui rende possibile il superamento dei limiti; il musicista Alexandre Verbiese, presente in scena, con la chitarra elettrica cadenza efficacemente il succedersi di intriganti sinestesie. Gli spettatori più esperti potranno riconoscere, nelle pose evocate dal danzatore o nelle parole da lui stesso pronunciate - o da diegetica voce fuori campo - citazioni di opere di artisti del passato (per esempio lo scrittore Gogol’) o contemporanei (il rapper Oxxxymiron), quale semplice fonte di ispirazione, od oggetto di citazione diretta, ma mai meramente narrativa o didascalica. Ne consegue un quadro tanto derisorio quanto commovente della condizione umana, tra gioco, rischio, ironia, nell’imminenza di una tragedia che si converte in possibilità vitale; un insieme dinamico di riflessioni sulle scelte e le loro conseguenze, considerazioni che da individuali si fanno collettive attraverso una sorta di salvifico sacrificio del danzatore disposto a donarsi al pubblico e mettersi in gioco personalmente per la liberazione di tutti. Lo spettacolo procede per emozioni, in una rotondità ancestrale, con l’energia del danzatore quale punto irraggiante, coinvolgendo lo spazio intero, nella verticalità di cadute e risollevamenti, nell’orizzontalità della tensione del pubblico posto su tre lati. Le scelte in merito alla luce mettono evidentemente in valore la multidimensionalità ontologica. Gli oggetti - che siano dei parallelepipedi, delle biglie, una macchina da scrivere - impiegati nelle loro funzioni tanto allegoriche quanto concrete, strumentali, si fanno parte ritmica di una storia che, raccontata, affranca un movimento pronto a cambiare sé stesso e gli altri, rivelando che ogni fragilità porta in sé una forza intrinseca. Le frontiere allora sono polvere, e gli elementi di resistenza combinati a un volitivo impulso creatore possono dare vita a sorprese inaspettate, perché è spesso da una posizione critica che nasce qualcosa di nuovo e stimolante.
Il pubblico celebra con entusiasmo la riuscita dello spettacolo, in attesa di partecipare agli eventi che saranno presto organizzati in occasione della prossima edizione di dansePlatforma#22 – progetto di cooperazione di cui Mitia Fedotenko dal 2019 è fondatore con Nathalie Brun e con la compagnia Autre MiNa - dal tema Acting for Peace e che accoglierà artisti russi e ucraini.
Sara Maddalena
31 marzo 2022
Roulette russe Chorégraphie, danse : Mitia Fedotenko Regard extérieur & voix : Natacha Kouznetsova Guitare éléctrique : Alexandre Verbiese Scénographie & construction décor : Nicolas Gal Composition & régie son : Alexandre Flory Création lumière & régie générale : Julie Valette Costumes : Dascha Petrovich Textes : Chiffres et couleurs d’Oxxxymiron (slameur russe), Ne sors pas de ta chambre de Joseph Brodsky Captation vidéo : Otus production Montage vidéo : MIT’ Production : Compagnie Autre MiNa Coproduction : Scène Nationale d’Albi (81) Aide à la résidence : Théâtre d’O Conseil Départemental de l’Hérault (34) Avec le soutien de l’Agora, Le Crès (34), Lycée Notre Dame de la Merci (34), Maison pour tous Voltaire (34) https://vimeo.com/705941227?embedded=true&source=vimeo_logo&owner=5035676 https://www.danseplatforma.com/ Scrivono in PASSPARnous:
Bruno Benvenuto, Ubaldo Fadini, Tiziana Villani, Claudia Landolfi, Alfonso Amendola, Mario Tirino, Vincenzo Del Gaudio, Alessandra Di Matteo, Paulo Fernando Lévano, Enrico Pastore, Francesco Demitry, Sara Maddalena, Alessandro Rizzo, Gianluigi Mangiapane, Nicola Lonzi, Marco Bachini, Daniel Montigiani, Viviana Vacca, Fabio Treppiedi, Daniele Vergni, Mariella Soldo, Martina Lo Conte, Fabiana Lupo, Roberto Zanata, Bruno Maderna, Silvia Migliaccio, Alessio Mida, Natalia Anzalone, Miso Rasic, Mohamed Khayat, Pietro Camarda, Tommaso Dati, Enrico Ratti, Ilaria Palomba, Davide Faraon, Martina Tempestini, Fabio Milazzo, Rosella Corda, Stefania Trotta, Manuel Fantoni, Marco Fioramanti, Matteo Aurelio, Giuseppe Bonaccorso, Rossana De Masi, Massimo Maria Auciello, Maria Chirico, Ambra Benvenuto, Valentina Volpi, Massimo Acciai, Gianluca de Fazio, Marco Maurizi, Daniele Guasco, Carmen Guarino, Claudio Kulesko, Fabrizio Cirillo, Francesca Izzi, Libera Aiello, Antonio Mastrogiacomo, Giulia Vencato, Alessandro Baito, Margherita Landi, Nicola Candreva, Patrizia Beatini, Mirjana Nardelli, Stefano Oricchio, Manlio Palmieri, Maria D’Ugo, Giovanni Ferrazzi, Francesco Ferrazzi, Luigi Prestinenza Puglisi, Davide Palmentiero, Maurizio Oliviero, Caterina Perrone, Francesco Panizzo. |
Di alcuni gravi
problemi del teatro italiano di Enrico Pastore Intervista a
Enrico Pastore sul suo Imaginary landscapes: tale on invisible cities di Francesco Panizzo Intervista a
Cosimo Cinieri di Francesco Panizzo Silvia Costa:
A Sangue freddo con intervista di Enrico Pastore Intervista a Irene Russolillo
di Enrico Pastore Un grande particolare.
A Novi Cad con il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards di Francesco Panizzo Alcune idee antiche
per un teatro contemporaneo di Enrico Pastore La guerra di Pippo
tra ceneri e diamanti Dopo la battaglia di Viviana Vacca Incontri verticali
con Jurij Alschitz di Mariella Soldo Panico!
Un non-movimento dove il singolo è gruppo di Daniele Vergni Sottrazioni -
Conferenza in commemorazione di Carmelo Bene al Caffè Letteraio Le Murate di Francesco Panizzo |
|
Vuoi diventare pubblicista presso la nostra rivista?
sottoscrivi il bando. Accedi al link dall’immagine sottostante.
sottoscrivi il bando. Accedi al link dall’immagine sottostante.