L’immaginario relativo alla majorette sembrerebbe incompatibile con quanto normalmente proposto nella stagione di Montpellier Danse, eppure Imago-Go, creazione di Marta Izquierdo Muñoz, dimostra di poter rispondere a quanto atteso dal pubblico. Un’opera sulla majorette, che non nega, anzi amplifica certi aspetti carnevaleschi, sessuali e militari, amatoriali, di competizione ed esibizione, tipicamente legati a questa attività, e nel contempo le restituisce umanità e dignità.
La majorette infatti, perdendo le sue connotazioni più autentiche, paesane o sportive, si è fatta bistrattata ridicola figura, spesso associata a squallide forme di mercificazione del corpo della donna, incarnando un concentrato di stereotipi intorno alla bambola sexy, vittima e dominatrice; non si può non pensare a questo proposito alla nota canzone di Claude François del 1968 Les majorettes: “Attenzione il capo alza il bastone/1, 2, 3, 4, si inizia/e la banda fa soffiare sulla città/ un vento di follia/ah, per me la festa/sono le majorette/un’armata che mi piace […] preferisco le majorette/della festa sono il bouquet/io potrei una dopo l’altra/ amarne tutto un reggimento/sì tutto un reggimento/ oh sì tutto un reggimento/di belle majorette”... La coreografa spagnola rappresenta invece tale figura in modo originale. Tra i quattro danzatori due sono uomini, scelta che rompe con la tradizione, ma per il resto sono presenti molti elementi caratteristici, tra cui i costumi, l’espressione apparentemente serena e sicura stampata sul volto, gli accessori, l’imprescindibile bastone. In uno spazio che ricorda quello di una palestra comunale, Marta Izquierdo Muñoz gioca con i cliché tipicamente associati a questo sport e poi li distrugge, spaziando tra sfilate di stile fascisteggiante, sorrisi forzati in cerca di geometrie da rispettare, esercizi effettuati con rigore, virtuosismo e disciplina, con relativi immancabili errori e gelosie, scene dai tratti evidentemente comici; in alcune parti l’atmosfera rimanda a un defilé queer, in altre i movimenti e i codici si conformano a quelli del balletto o delle danze urbane o a musica che niente ha a che vedere con l’universo delle bande, sino a un’estraniante parentesi di danza contemporanea. Il tutto, grazie anche ai bravi danzatori, si svolge con tanta ironia quanta professionalità, circostanza che, nonostante qualche ripetizione e lungaggine di troppo, rende lo spettacolo fruibile e gli impedisce di cadere troppo facilmente nella parodia fine a se stessa. In certi momenti aleggia addirittura una strana inquietudine che fa temere il verificarsi di una tragedia imminente, ma poi l’angoscia si risolve in un trionfo di paillettes, risate e applausi degli spettatori. Sara Maddalena
IMAGO-GO
Théâtre Jean Vilar, Spectacle co-accueilli avec la Saison Montpellier Danse 2019-2020. Conception, chorégraphie: Marta Izquierdo Muñoz Chorégraphie et interprétation: Éric Martin, Angèle Micaux, Adeline Fontaine et Fabien Gautier Assistant à la chorégraphie: Éric Martin Dramaturgie: Youness Anzane Création lumière: Anthony Merlaud Création son: Benoîst Bouvot Costumes: La Bourette Scénographie: Alexandre Vilvandre Scrivono in PASSPARnous:
Bruno Benvenuto, Ubaldo Fadini, Tiziana Villani, Claudia Landolfi, Alfonso Amendola, Mario Tirino, Vincenzo Del Gaudio, Alessandra Di Matteo, Paulo Fernando Lévano, Enrico Pastore, Francesco Demitry, Sara Maddalena, Alessandro Rizzo, Gianluigi Mangiapane, Nicola Lonzi, Marco Bachini, Daniel Montigiani, Viviana Vacca, Fabio Treppiedi, Daniele Vergni, Mariella Soldo, Martina Lo Conte, Fabiana Lupo, Roberto Zanata, Bruno Maderna, Silvia Migliaccio, Alessio Mida, Natalia Anzalone, Miso Rasic, Mohamed Khayat, Pietro Camarda, Tommaso Dati, Enrico Ratti, Ilaria Palomba, Davide Faraon, Martina Tempestini, Fabio Milazzo, Rosella Corda, Stefania Trotta, Manuel Fantoni, Marco Fioramanti, Matteo Aurelio, Giuseppe Bonaccorso, Rossana De Masi, Massimo Maria Auciello, Maria Chirico, Ambra Benvenuto, Valentina Volpi, Massimo Acciai, Gianluca de Fazio, Marco Maurizi, Daniele Guasco, Carmen Guarino, Claudio Kulesko, Fabrizio Cirillo, Francesca Izzi, Libera Aiello, Antonio Mastrogiacomo, Giulia Vencato, Alessandro Baito, Margherita Landi, Nicola Candreva, Patrizia Beatini, Mirjana Nardelli, Stefano Oricchio, Manlio Palmieri, Maria D’Ugo, Giovanni Ferrazzi, Francesco Ferrazzi, Luigi Prestinenza Puglisi, Davide Palmentiero, Maurizio Oliviero, Francesco Panizzo. |
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