IMPALPABILE PROGRESSO
Articolo di Sara Maddalena
“Tutto il percorso degli artisti moderni è in questa volontà di afferrare, di possedere qualcosa che sfugge continuamente… È come se la realtà fosse continuamente dietro i velari che si strappano. Ce n’è ancora un’altra, sempre un’altra.” - Alberto Giacometti - |
Girl from the Fog Machine Factory, in scena al noto Festival di Printemps des Comédiens a Montpellier, è uno spettacolo poetico, delicato, che attraverso la magia di macchine che producono fumo, ci mostra l’orribile della società capitalista e il meraviglioso dell’amore.
La trama è semplice: una fabbrica è schiacciata dalla crisi, l’economia domanda di regolare i conti, ma quattro lavoratori continuano a sognare, a librarsi leggeri e incoscienti nelle loro speranze -proprio come il fumo prodotto dalle loro macchine - e trasmettono la loro autentica, ingenua, passione a una giovane ragazza che integra il gruppo. La scena è occupata da vari oggetti: tra cartoni, telefoni, scale, insegne, apparecchi elettronici, ventilatori, tubi, e – beninteso - fumo, emergono anche momenti di musica –con tastiera, violino e violoncello- e canto polifonico, di altissima qualità; del resto il regista Thom Luz, è anche musicista, e lo spettacolo è qualificato come “teatro musicale”. Gli aspetti realistici sono dunque stravolti in continuazione, a favore degli aspetti surreali, immaginifici, evocati dagli effetti speciali del fumo, delle luci, nonché dalle figure e dalle atmosfere che questi possono evocare. La fascinazione per le macchine e le coreografie cui possono dar vita non è però di stampo futurista, ma piuttosto dadaista, nel ritrovare un significato, positivo, in ciò che apparentemente non ne ha alcuno. La dimensione del gioco, e la soddisfazione quasi infantile degli operai nel creare nuove forme e nuove entità con il fumo, contengono però anche un fondo di sottile malinconia nella repressa coscienza che tutto ciò presto evaporerà e che pertanto è bene godere del momento per quanto transitorio. E invero, come spiega il regista, in questo spettacolo si tratta della questione del perché vale la pena di vivere, del come si possono far avvenire miracoli e di come ci si consola di essere inconsolabili. Qualche foto al fumo, scattata in scena dagli attori, sottolinea il tentativo di immortalare la bellezza e la sua evoluzione, e obbliga gli spettatori a soffermarsi sulle potenzialità del quotidiano e l’incanto che in esso si può cercare e ottenere. Non mancano momenti divertenti, di ironia e di satira, e battute degne del teatro dell’assurdo. Nel tempo dello spettacolo, dilatato e trasformato come una voluta di fumo, si impara a vedere il bello nell’invisibile, in ciò che può essere, in un ripetersi mai uguale, nella cattura e liberazione dell’effimero che dà senso. Sara Maddalena
Girl from the Fog Machine Factory Avec: Mathias Weibel, Mara Miribung, Samuel Streiff, Sigurður Arent Jónsson, Fhunyue Gao Espace, mise en scène, texte: Thom Luz Direction musicale: Mathias Weibel Costumes: Tina Bleuler, Katharina Baldauf Son: Martin Hofstetter Création lumière: Thom Luz, Tina Bleuler Photo: Sandra Then Production: Thom Luz und Bernetta Theaterproduktionen | Communication/Diffusion Ramun Bernetta | Chargée de production Gabi Bernetta | Coproduction Gessnerallee Zürich, Théâtre Vidy-Lausanne, Kaserne Basel, In-ternationales Sommerfestival Kampnagel (Hamburg), Theater Chur, Südpol Luzern | Avec le soutien de: Stadt Zürich Kultur, Kanton Zürich Fachstelle Kultur, Pro Helvetia - Schweizer Kulturstiftung, Fachausschuss Theater und Tanz Kanton Basel-Stadt Kultur/Kanton Basel-Landschaft, Stanley Thomas Johnson Stiftung, Look Solutions Fog Machines, Schiedmayer Celesta, Viadukt Scrivono in PASSPARnous:
Bruno Benvenuto, Ubaldo Fadini, Tiziana Villani, Claudia Landolfi, Alfonso Amendola, Mario Tirino, Vincenzo Del Gaudio, Alessandra Di Matteo, Paulo Fernando Lévano, Enrico Pastore, Francesco Demitry, Sara Maddalena, Alessandro Rizzo, Gianluigi Mangiapane, Nicola Lonzi, Marco Bachini, Daniel Montigiani, Viviana Vacca, Fabio Treppiedi, Daniele Vergni, Mariella Soldo, Martina Lo Conte, Fabiana Lupo, Roberto Zanata, Bruno Maderna, Silvia Migliaccio, Alessio Mida, Natalia Anzalone, Miso Rasic, Mohamed Khayat, Pietro Camarda, Tommaso Dati, Enrico Ratti, Ilaria Palomba, Davide Faraon, Martina Tempestini, Fabio Milazzo, Rosella Corda, Stefania Trotta, Manuel Fantoni, Marco Fioramanti, Matteo Aurelio, Giuseppe Bonaccorso, Rossana De Masi, Massimo Maria Auciello, Maria Chirico, Ambra Benvenuto, Valentina Volpi, Massimo Acciai, Gianluca de Fazio, Marco Maurizi, Daniele Guasco, Carmen Guarino, Claudio Kulesko, Fabrizio Cirillo, Francesca Izzi, Libera Aiello, Antonio Mastrogiacomo, Giulia Vencato, Alessandro Baito, Margherita Landi, Nicola Candreva, Patrizia Beatini, Mirjana Nardelli, Stefano Oricchio, Manlio Palmieri, Maria D’Ugo, Giovanni Ferrazzi, Francesco Ferrazzi, Luigi Prestinenza Puglisi, Davide Palmentiero, Maurizio Oliviero, Francesco Panizzo. |
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