Il Palais de Beaulieu di Losanna è gremito di gente: gli spettatori sono arrivati appositamente da Italia, Francia, Germania, per assistere a uno spettacolo che è considerato un evento, imperdibile. Il Théâtre du Soleil, diretto da Ariane Mnouchkine, è stato da lei creato, insieme ad altri studenti, nel 1964, con l’idea di un teatro in cui i diritti e i doveri di tutti sono gli stessi. Divenuto ormai parte del patrimonio teatrale francese, come afferma Béatrice Picon-Vallin, è nato con l’idea di divenire il più bel teatro del mondo, luogo di utopia, del possibile non ancora realizzato, per mezzo di spettacoli popolari e universali che interrogano la storia e il presente. Une Chambre en Inde, creazione collettiva del Théâtre du Soleil, integra perfettamente questi propositi. La scena si svolge in una camera in India, in cui Cornelia, chiamata a dirigere uno spettacolo, si confronta con le difficoltà creative, etiche e burocratiche dell’attività teatrale. La protagonista spera in una visione che le permetta di trovare le giuste soluzioni e la attende nel sonno, mentre si percepisce da fuori il rumore delle strade dell’India e una calda luce si irradia dalle fessure delle persiane, a illuminare lo spazio. In questo luogo fantasmagorico, attraverso l’antico espediente del sogno, si succedono, con ritmo incalzante, una serie di scene, di quadri: incubi e illusioni si inseriscono nel riposo di Cornelia; situazioni che raccontano la difficile realtà dei nostri giorni, alternate da echi di epopee quali Mahabharatha et Ramayana. La ricchezza - a volte al limite con la sovrabbondanza - di temi, immagini, lingue, effetti speciali, coadiuvata da luci e musica dal vivo, rende l'opera vivace e dinamica e fa sì che si moltiplichino i punti di vista e ognuno veda uno spettacolo diverso. Si parla di ingiustizie, di donne maltrattate, di tortura, di amore, di teatro, di guerra e - molto - di terrorismo, ma ridendone e facendo ridere. Sdrammatizzare è infatti un mezzo per combattere la violenza e portare lo spettatore a riflettere sul dramma che vive il mondo contemporaneo, di cui il teatro si fa testimone. Anche l’ambiente dello spettacolo viene esposto attraverso giochi metateatrali, senza però svelarne troppo la magia e del resto, come dice la stessa Mnouchkine, il teatro resterà sempre qualcosa di inesprimibile. Non mancano citazioni cinematografiche e riferimenti a varie forme di teatro: dalla celebrazione di Artaud a Shakespeare e Cechov che appaiono in persona a supportare la tormentata direttrice, e Mejerchol’d, anche se non ufficialmente evocato, è ben presente con i suoi principi e la sua pratica teatrale. La tradizione indiana e la sua, come ricorda Nicola Savarese “arte del teatro che danza”, costituisce quasi una linea di continuità nella quale si inserisce puntualmente l'attualità, ed è ben rappresentata dagli attori/danzatori e l'accompagnamento musicale. Si fa lo spettacolo che si vuole vedere, si fa lo spettacolo di cui si sente la necessità, dice Ariane Mnouchkine, e il pubblico sembra condividere pienamente le esigenze e le finalità degli artisti del Théâtre du Soleil e premia la creazione con lunghi applausi. Sara Maddalena
Une Chambre en Inde
Une création collective du Théâtre du Soleil dirigée par Ariane Mnouchkine musique de Jean-Jacques Lemêtre en harmonie avec Hélène Cixous avec la participation exceptionnelle de Kalaimamani Purisai Kannappa Sambandan Thambiran Palais de Beaulieu, Lausanne, 24.10 - 18.11.2018 Scrivono in PASSPARnous:
Bruno Benvenuto, Ubaldo Fadini, Tiziana Villani, Claudia Landolfi, Alfonso Amendola, Mario Tirino, Vincenzo Del Gaudio, Alessandra Di Matteo, Paulo Fernando Lévano, Enrico Pastore, Francesco Demitry, Sara Maddalena, Alessandro Rizzo, Gianluigi Mangiapane, Nicola Lonzi, Marco Bachini, Daniel Montigiani, Viviana Vacca, Fabio Treppiedi, Daniele Vergni, Mariella Soldo, Martina Lo Conte, Fabiana Lupo, Roberto Zanata, Bruno Maderna, Silvia Migliaccio, Alessio Mida, Natalia Anzalone, Miso Rasic, Mohamed Khayat, Pietro Camarda, Tommaso Dati, Enrico Ratti, Ilaria Palomba, Davide Faraon, Martina Tempestini, Fabio Milazzo, Rosella Corda, Stefania Trotta, Manuel Fantoni, Marco Fioramanti, Matteo Aurelio, Giuseppe Bonaccorso, Rossana De Masi, Massimo Maria Auciello, Maria Chirico, Ambra Benvenuto, Valentina Volpi, Massimo Acciai, Gianluca de Fazio, Marco Maurizi, Daniele Guasco, Carmen Guarino, Claudio Kulesko, Fabrizio Cirillo, Francesca Izzi, Libera Aiello, Antonio Mastrogiacomo, Giulia Vencato, Alessandro Baito, Margherita Landi, Nicola Candreva, Patrizia Beatini, Mirjana Nardelli, Stefano Oricchio, Manlio Palmieri, Maria D’Ugo, Giovanni Ferrazzi, Francesco Ferrazzi, Luigi Prestinenza Puglisi, Davide Palmentiero, Maurizio Oliviero, Francesco Panizzo. |
Di alcuni gravi
problemi del teatro italiano di Enrico Pastore Intervista a
Enrico Pastore sul suo Imaginary landscapes: tale on invisible cities di Francesco Panizzo Intervista a
Cosimo Cinieri di Francesco Panizzo Silvia Costa:
A Sangue freddo con intervista di Enrico Pastore Intervista a Irene Russolillo
di Enrico Pastore Un grande particolare.
A Novi Cad con il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards di Francesco Panizzo Alcune idee antiche
per un teatro contemporaneo di Enrico Pastore La guerra di Pippo
tra ceneri e diamanti Dopo la battaglia di Viviana Vacca Incontri verticali
con Jurij Alschitz di Mariella Soldo Panico!
Un non-movimento dove il singolo è gruppo di Daniele Vergni Sottrazioni -
Conferenza in commemorazione di Carmelo Bene al Caffè Letteraio Le Murate di Francesco Panizzo |
|
Vuoi diventare pubblicista presso la nostra rivista?
sottoscrivi il bando. Accedi al link dall’immagine sottostante.
sottoscrivi il bando. Accedi al link dall’immagine sottostante.