FRAZIONI SCOMPOSTE
Articolo di Sara Maddalena
Di festoso La Fiesta, il nuovo lavoro del celebre coreografo spagnolo Israel Galván, presentato nella stagione di Montpellier Danse, non ha proprio nulla, anzi, nel complesso risulta piuttosto inquietante. Un senso di incompiutezza e di tragedia emerge dal mescolarsi di suoni e movimenti portati all’estremo e allo stremo in una serie di sequenze non narrative, che contribuiscono alla decostruzione e desacralizzazione del momento presente.
Non si tratta però di riduzione all’essenziale, perché anzi la moltiplicazione è alla base di questo spettacolo, multicentrico nella simultaneità dei frammenti coreografici, che contengono numerose immagini, citazioni e riferimenti di ogni genere, dalla sospesa Dido and Æneas di Purcell a un contemporaneo Cristo morto di Mantegna. La ricerca sulla voce che provoca la danza è una delle linee direttrici: fin dall’inizio il movimento si sviluppa su una serie di suoni non comprensibili, un bizzarro grammelot assurdamente efficace nell’accompagnare questa particolare versione del flamenco. La musica, che spazia dal rumore al canto lirico, è un principio di composizione scenico, ma deve rapportarsi a un nuovo sistema di significati, che pesca dalla materialità della tradizione e va verso l’astrazione e nel quale il corpo può divenire simbolo, e sembra voler smuovere non emozioni, ma pensieri. La rappresentazione supera così la sua essenza situazionale, pur mostrando la verità di un corpo antiestetico, grottesco, fragile eppure intensamente umano. Importante è il rapporto con lo spazio nella sua organizzazione e struttura, che varia in continuazione, un’insistente trasformazione del visibile, che attraverso vari stadi conduce a un processo di identità soggettiva e sociale tramite dispositivi simbolici e concettuali che creano una nuova realtà. Per questa originale ricerca Galván si avvale della collaborazione di validi musicisti, cantanti, danzatori, personaggi bizzarri che talvolta sembrano usciti da un film surrealista sudamericano. Il pubblico, che supera il migliaio di persone in una sola serata, pare però apprezzare soprattutto i momenti di puro flamenco, ipnotico. Dunque se la vera opera d’arte si manifesta nelle tappe che conducono al risultato finale in cui se ne svelano il senso e l'intenzione, qui l'esito non sembra garantito. Sara Maddalena
Montpellier Danse 2017/2018
La Fiesta Conception, direction artistique, chorégraphie : Israel Galván Appareil dramaturgique : Pedro G. Romero Création lumière : Carlos Marquerie Co-direction musicale : Israel Galván et Niño de Elche Collaboration à la mise en scène : Patricia Caballero Assistanat à la mise en scène : Balbina Parra Scénographie : Pablo Pujol Création sonore : Pedro León Costumes : Peggy Housset Coordination artistique : Carole Fierz Avec : Israel Galván, Eloisa Cantón, Emilio Caracafé, El Junco, Ramón Martínez, Niño de Elche, Alejandro Rojas-Marcos, Alia Sellami, Uchi Avec la collaboration spéciale du Byzantine Ensemble Polytropon : Panagiotis Andriopoulos (directeur musical), Roni Bou Saba, Charalampos Kalapanidas, Dimitrios Karadimas Scrivono in PASSPARnous:
Bruno Benvenuto, Ubaldo Fadini, Tiziana Villani, Claudia Landolfi, Alfonso Amendola, Mario Tirino, Vincenzo Del Gaudio, Alessandra Di Matteo, Paulo Fernando Lévano, Enrico Pastore, Francesco Demitry, Sara Maddalena, Alessandro Rizzo, Gianluigi Mangiapane, Nicola Lonzi, Marco Bachini, Daniel Montigiani, Viviana Vacca, Fabio Treppiedi, Aldo Pardi, Daniele Vergni, Mariella Soldo, Martina Lo Conte, Fabiana Lupo, Roberto Zanata, Bruno Maderna, Silvia Migliaccio, Alessio Mida, Natalia Anzalone, Miso Rasic, Mohamed Khayat, Pietro Camarda, Tommaso Dati, Enrico Ratti, Ilaria Palomba, Davide Faraon, Martina Tempestini, Fabio Milazzo, Rosella Corda, Stefania Trotta, Manuel Fantoni, Marco Fioramanti, Matteo Aurelio, Giuseppe Bonaccorso, Rossana De Masi, Massimo Maria Auciello, Maria Chirico, Ambra Benvenuto, Valentina Volpi, Massimo Acciai, Marco Maurizi, Gianluca De Fazio, Daniele Guasco, Carmen Guarino, Claudio Kulesko, Fabrizio Cirillo, Francesca Izzi, Antonio Mastrogiacomo, Giulia Vencato, Alessandro Baito, Margherita Landi, Francesco Panizzo. |
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