La prima performance delle tre proposte - N°1 objets, n°2 écriture, N°3 texte et voix - dai portoghesi Sofia Dias e Vitor Roriz al CCN di Montpellier in cui sono in residenza artistica, costituisce un’occasione per riflettere ancora una volta tanto sull’interazione tra corpo e oggetti nello spettacolo di danza, quanto sul significato e lo scopo di certa ricerca coreografica.
Invero questa performance si basa su delle idee provenienti da altri spettacoli o non ancora sviluppate e ogni rappresentazione è improvvisata: tali caratteristiche sono addirittura sottolineate al termine dello spettacolo dagli artisti, i quali tengono a ricordare che ciò che si è visto è frutto di estemporaneità senza controllo, di una ricerca continua ogni volta diversa, in molteplici stati, con differenti materiali. Attorniati dal pubblico i due artisti si muovono nel perimetro delineato da un tappeto coperto da oggetti di varia natura: una pianta in plastica, un tubo, corde, ecc.; esplorando lo spazio come bambini alla scoperta del mondo, si aggirano tra le cose presenti in scena abbozzando gesti narrativi, creando rumori che scaturiscono dallo scambio con la materia con cui lavorano, inventando situazioni, dando diversi ruoli e significati a ciò che incontrano o scelgono di incontrare nel gioco simbolico delle rappresentazioni invocate dagli elementi selezionati, che, per quanto apparentemente casuali, influenzano l’opera. Si alternano momenti di pantomima, danza, intermezzi comici, studi sulla rigidità, la mobilità, la composizione, la scomposizione e la ricomposizione e del corpo e degli oggetti: sembra che ogni azione sia un pretesto per la successiva. La durata – un’ora – sembra un po’ eccessiva per una ricerca coreografica che non arriva neanche a essere una dimostrazione di lavoro e soprattutto risulta fastidioso l’elemento di improvvisazione quando è troppo manifesta l’incertezza del performer che pensa a cosa fare, ma per il resto i due danzatori diventano un’interessante tramite per vivere la dimensione di rivelazione, gioco, esplorazione di possibilità, rendendo così pressoché tangibile anche per lo spettatore la materia del presente attraverso le sue trasformazioni, quasi a ricordare che vedere non significa conoscere. Sara Maddalena
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INCAMMINANDOSI VERSO IL FUTURO
di Sara Madddalena Eros, impulso
vitale e necessario di Sara Maddalena |
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Aldo Pardi, Claudia Landolfi, Enrico Pastore, Francesco Demitry, Sara Maddalena, Alessandro Rizzo, Gianluigi Mangiapane, Nicola Lonzi, Marco Bachini, Daniel Montigiani, Viviana Vacca, Fabio Treppiedi, Daniele Vergni, Mariella Soldo, Martina Lo Conte, Fabiana Lupo, Roberto Zanata, Bruno Maderna, Silvia Migliaccio, Alessio Mida, Natalia Anzalone, Miso Rasic, Mohamed Khayat, Pietro Camarda, Tommaso Dati, Enrico Ratti, Ilaria Palomba, Davide Faraon, Martina Tempestini, Fabio Milazzo, Rosella Corda, Stefania Trotta, Manuel Fantoni, Marco Fioramanti, Matteo Aurelio, Giuseppe Bonaccorso, Rossana De Masi, Massimo Maria Auciello, Maria Chirico, Ambra Benvenuto, Valentina Volpi, Massimo Acciai, Gianluca De Fazio, Marco Maurizi, Daniele Guasco, Carmen Guarino, Claudio Kulesko, Fabrizio Cirillo, Daniele Scultura, Francesca Izzi, Francesco Panizzo.
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