Montpellier Danse è uno dei più importanti festival internazionali di danza: basato sulla ricerca e l’incontro, è punto di riferimento imprescindibile per la danza contemporanea.
Il Teatro La Vignette, ospita a gennaio 2015 uno spettacolo della stagione del Festival: Va, vis et deviens/Sauce/Hachia, di Hamid El Kabouss. Attraverso la danza il coreografo marocchino porta una riflessione sull’integrazione, la migrazione e le relative problematiche di interazione sociale a livello individuale e collettivo. Il lavoro è composto di tre quadri, a loro volta suddivisi in varie parti, che si fondono una nell’altra. Apre lo spettacolo una striscia di luce che, in obliquo, divide in due il palcoscenico: lentissimo ci cammina un uomo con una valigia. Immediatamente si comprende l’importanza degli oggetti, dello spazio e della costrizione nello spazio, che sia fisico o sociale. Il danzatore pian piano libera i gesti lenti e meccanici ed emerge con forza la peculiare esperienza di hip hop e break dance del coreografo. Il rapporto con il bagaglio è ambivalente: si susseguono istinti di attrazione e rifiuto per quel simbolo di emigrazione e di tutto quanto si porta con sé, che sia la propria provenienza o ciò che serve per il futuro. Invero dalla valigia escono poi una sorta di mantello, quasi veste della tradizione, e quindi abiti da lavoro, camicia e cravatta. Successivamente entrano in scena altri danzatori che camminano attraversando il palco, mentre l’incedere del viaggiatore, in opposizione, è lentissimo, gravoso. Altri oggetti e bagagli vengono portati in scena dagli artisti, ognuno dei quali vive il proprio percorso e cerca con fatica il proprio spazio, a volte rubandone un po’agli altri, con conseguente insofferenza reciproca. Così, sempre in tema, le divertenti scene di competizione tra due danzatori e di un’emblematica guerra per un posto su un divano. Anche i momenti in cui i danzatori dimostrano le proprie capacità acrobatiche in incredibili assoli in cui si manifestano le straordinarie possibilità del corpo umano, non risultano mai meramente autocelebrativi, al contrario sono di grande potenza e perfettamente inseriti nel contesto di contrapposizione tra individui, e tra individuo e società. Piacevolmente sorprende l’ottimo lavoro sulle luci che risultano coprotagoniste fondamentali. I movimenti e le scelte coreografiche sono tanto semplici quanto efficaci e l’esperimento di contaminazione tra hip hop, danza contemporanea, break dance e teatrodanza è da considerarsi riuscito con eccellenti risultati. Il pubblico è entusiasta e premia gli artisti con lunghissimi applausi. Compagnie MIM-H
Chorégraphies Hamid El Kabouss. Lumières Lucas Prudhomme. Sauce Avec Mohamed El Jaïdi, Stéphane Cédric Seïdou, Mathieu Colard, Khalil Constantine, Rémi Lopez, Hamid El Kabouss. Hachia Avec Hamid El Kabouss, Stéphane Cédric Seïdou, Rémi Lopez. Musique Alex Millan. Va, vis et deviens Avec Hamid El Kabouss. Musique DJ Taj Mahal (TBC). Production Compagnie MIM-H Coproduction Montpellier Danse, Agora, cité internationale de la danse, ARTS Vivants 11, Centre de développement chorégraphique Les Hivernales, Le Transfo Auvergne, Initiative d’artistes en danses urbaines Sara Maddalena
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INCAMMINANDOSI VERSO IL FUTURO
di Sara Madddalena Eros, impulso
vitale e necessario di Sara Maddalena |
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Aldo Pardi, Claudia Landolfi, Nicola Lonzi, Marco Bachini, Daniel Montigiani, Viviana Vacca, Alessandro Rizzo, Fabio Treppiedi, Silverio Zanobetti, Sara Maddalena, Daniele Vergni, Mariella Soldo, Martina Lo Conte, Fabiana Lupo, Roberto Zanata, Bruno Maderna, Alessia Messina, Silvia Migliaccio, Alessio Mida, Natalia Anzalone, Miso Rasic, Mohamed Khayat, Pietro Camarda, Tommaso Dati, Enrico Ratti, Ilaria Palomba, Davide Faraon, Martina Tempestini, Fabio Milazzo, Rosella Corda, Marco Fioramanti, Matteo Aurelio, Enrico Pastore, Giuseppe Bonaccorso, Rossana De Masi, Francesco Panizzo.
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