Trickster Rubrica diretta da Alessandro Rizzo
Emanuele Gregolin: quando la vita e l’arte si incontrano Intervista di Alessandro Rizzo Emanuele Gregolin è un artista in cui evidenzia liricamente “gli interni, gli spazi, le atmosfere” come ossessioni e bisogni, vere e proprie ispirazioni per la propria produzione artistica. In lui vediamo ri- ferimenti storici di grandi nomi dell’antichità e della modernità, in un’unione molto interessante. |
L’esposizione avutasi allo Spazio Emmaus di Milano ha visto 12 “Figure”, ispirate dai versi di Sergio Ladu, un complesso di stazioni di un cammino di sofferenza e di espiazione dell’essere umano, non statico ma stazionario.
Come nasce Emanuele Gregolin artista, dopo aver frequentato gli studi di archi-tettura, dopo aver realizzato lavori di disegni di spazi interni?
Come nasce Emanuele Gregolin artista, dopo aver frequentato gli studi di archi-tettura, dopo aver realizzato lavori di disegni di spazi interni?
La pittura ed anche la scultura, sono state sempre un mio interesse e l’architettura, dopo l’iscrizione al Poli- tecnico di Milano, ha accompagnato tutto questo in una direzione di pensiero legata, sempre, allo spazio, al campo, agli ambienti. Lo studio dell’architettura è fondamentale (pensiamo ai grandi maestri del passato ed anche della modernità, che oltre ad essere stati pittori, erano anche architetti). |
Un’ultima esposizione presso lo spazio Emmaus di Milano, Galleria Unione 1, riprende il tema delle “Figure”, ossia volti di giovani ragazzi, ispirati dai versi di un artista del calibro di Sergio Ladu, lirico e poeta, che rappresentano la caducità, la precarietà esistenziale e, quindi, la tensione verso il divino e l’infinito, unico spazio per trovare una sintesi. Qual’è stato il lavoro di produzione e, soprattutto, quale messaggio e poetica hai voluto rappresentare?
La mostra Figure è un breve ma intenso viaggio legato al tema del volto e del corpo, con opere che vanno dal 2006 al 2012. Ho trattato e tratto ancora molto il tema della rappresentazione dei volti (giovani e non) poiché vedo sempre più, nell’oggi, quanto fragile risulti la condizione espressiva, esistenziale, emotiva, anche in rapporto con i nuovi e veloci mezzi di comunicazione, che trovo sconcertanti, a volte... Tutto questo si riflette molto, sui soggetti scelti e maggiormente nei giovani. Oltre a questo, abbiamo qui presentato un lavoro inedito del 2011 (Icone) rappresentato da 12 piccole carte a tecnica mista, variazioni su di un unico soggetto, abbinate successivamente ad una lirica di grande fascino scritta da un amico cantante lirico e poeta (Sergio Ladu), pubblicata per l’occasione su di un libro d’artista da me editato in 12 esemplari.
La mostra Figure è un breve ma intenso viaggio legato al tema del volto e del corpo, con opere che vanno dal 2006 al 2012. Ho trattato e tratto ancora molto il tema della rappresentazione dei volti (giovani e non) poiché vedo sempre più, nell’oggi, quanto fragile risulti la condizione espressiva, esistenziale, emotiva, anche in rapporto con i nuovi e veloci mezzi di comunicazione, che trovo sconcertanti, a volte... Tutto questo si riflette molto, sui soggetti scelti e maggiormente nei giovani. Oltre a questo, abbiamo qui presentato un lavoro inedito del 2011 (Icone) rappresentato da 12 piccole carte a tecnica mista, variazioni su di un unico soggetto, abbinate successivamente ad una lirica di grande fascino scritta da un amico cantante lirico e poeta (Sergio Ladu), pubblicata per l’occasione su di un libro d’artista da me editato in 12 esemplari.
Possiamo dire che il movimento e la dinamicità sempre presente internamente alla singola opera e tra i diversi quadri esposti in “Figure” sia un complesso di stazioni di un cammino di sofferenza e di espiazione dell’essere umano, non statico ma sta- zionario? Si, nella tua domanda c’è una giusta riflessione e constatazione in merito alle opere esposte. |
Hai riferimenti specifici nella storia dell’arte, dato che molti aspetti estetico compositivi possono essere la ripresa di una pittura contemporanea ritrattistica, come Francis Bacon, oppure umanista, oppure ancora rinascimentale?
Beh, sai, i riferimenti sono molti e le amate opere antiche dei grandi artisti sono ben presenti quanto quelle della modernità (Tiziano, El Greco, Velazquez, Rembrandt, Goya, Gauguin, Picasso, Bacon, Varlin e Freud sono i miei maestri).
Beh, sai, i riferimenti sono molti e le amate opere antiche dei grandi artisti sono ben presenti quanto quelle della modernità (Tiziano, El Greco, Velazquez, Rembrandt, Goya, Gauguin, Picasso, Bacon, Varlin e Freud sono i miei maestri).
Quali sono le prossime idee o lavori a cui stai lavorando?
I temi sui quali lavoro son sempre gli stessi: interni, oggetti, figure, paesaggi...
I temi sui quali lavoro son sempre gli stessi: interni, oggetti, figure, paesaggi...
Quale funzione ha l’arte oggi, in un mondo in cui le certezze esistenziali sembrano ormai cadute? L’arte è sempre stata e sarà sempre, comu- nicazione. L’artista deve essere un grande comu- nicatore e creatore, secondo me, nel modo più ricco possibile. Oggi, purtroppo, assistiamo ad un feno- meno di iperproduzione artistica da parte di personaggi che non hanno molto da dire e che poi, per le perverse regole di alcuni mercanti e mercati, si propongono a cifre astronomiche. |
Consideri “gli interni, gli spazi, le atmosfere” come ossessioni, bisogni: è questo il motore poetico della tua produzione artistica?
Si, hai detto bene!
Le tue opere, partendo proprio da figure, trasmettono in modo intenso e com- pleto il “tormento” umano, quel “male di vivere” ripreso poeticamente da Baudelaire, riferimento necessario vista la collaborazione con Sergio Ladu: quale lato estetico e sostanziale hai voluto dare alla rappresentazione di un sentimento e stato d’animo tragico quanto sofferto?
L’estetica è sostanza e le immagini, così come è sempre stato con chi mi ha preceduto, devono essere capaci di dire, di parlare, nella loro immobilità!Il mio sogno è sempre questo e spero che ciò che creo, raggiunga l’occhio ed il pensiero degli altri. L’arte è pensiero e forma.
La tua produzione artistica sembra toccare i gangli psicologici interiori dell’insondabile e complesso animo umano giovanile: perchè la scelta di giovani figure prevale nelle tue rappresentazioni?
Si, hai detto bene!
Le tue opere, partendo proprio da figure, trasmettono in modo intenso e com- pleto il “tormento” umano, quel “male di vivere” ripreso poeticamente da Baudelaire, riferimento necessario vista la collaborazione con Sergio Ladu: quale lato estetico e sostanziale hai voluto dare alla rappresentazione di un sentimento e stato d’animo tragico quanto sofferto?
L’estetica è sostanza e le immagini, così come è sempre stato con chi mi ha preceduto, devono essere capaci di dire, di parlare, nella loro immobilità!Il mio sogno è sempre questo e spero che ciò che creo, raggiunga l’occhio ed il pensiero degli altri. L’arte è pensiero e forma.
La tua produzione artistica sembra toccare i gangli psicologici interiori dell’insondabile e complesso animo umano giovanile: perchè la scelta di giovani figure prevale nelle tue rappresentazioni?
Questo, è un discorso delicato e complesso ma credo di poter dire che la vicinanza nei confronti delle giovani figure sia dettata quasi da un mio profondo senso di preoccupazione.
Esiste uno spiraglio di speranza nel mes- saggio che deriva dal tormento rappre-sentato e raffigurato nella tua produzione? Beh, si, la speranza non vorrei per nulla sof- focarla o perderla, ovviamente. La vita e l’arte sono un incontro in- finito! Alessandro Rizzo
|
|
Vuoi diventare pubblicista presso la nostra rivista?
sottoscrivi il bando. Accedi al link dall'immagine sottostante.
sottoscrivi il bando. Accedi al link dall'immagine sottostante.
Click here to edit.
Vuoi entrare nella redazione di Edizioni Psychodream,
o collaborare con Psychodream Theater?
Direttore: Francesco Luigi Panizzo | [email protected]
Responsabili di redazione: Viviana Vacca | Fabio Treppiedi | Massimo Acciai | Anna Novello | Gaia Grassi | Alessandro Rizzo | Daniel Montigiani
Per affiliazioni pubblicitarie | [email protected]
Per collaborazioni e progetti | [email protected]
Tutti i contenuti di questo sito possono essere utilizzati da altri media e siti internet, giornali o televisioni con la clausola
di esporre a citazione, tramite il seguente link, la Edizioni Psychodream oppure la pagina di riferimento.
Per info: ooooooooooooooooooooooooo
[email protected]
[email protected]
Psychodream Theater - © 2012 Tutti i
diritti riservati