A volte le uniche cose che sappiamo di un autore derivano dalla sua autobiografia, e a volte l’autobiografia è l’unica cosa che ha scritto. Così vite assolutamente ordinarie, di cui non avremmo saputo nulla, attraversano i secoli e giungono fino a noi, lettori del Duemila. È il caso di Shen Fu, un oscuro funzionario vissuto nella Cina di due secoli e mezzo fa. L’unico suo libro è Sei racconti di vita irreale (Fu-Sheng Liu-Chi); io l’ho letto nella versione italiana curata da Lionello Lanciotti. Una lettura particolare per me, lontana dai libri che leggo di solito, resa disagevole dalla grande quantità di note, indispensabili per comprendere il contesto storico e culturale, tra tradizione, confucianesimo, taoismo, buddismo e letteratura.
È insolita anche come autobiografia, in quanto non segue il canonico ordine cronologico ma è strutturata in sei capitoli (ma a noi ne sono giunti solo quattro) che seguono altrettante tematiche. Il primo “racconto”, intitolato La gioia del ricordo del gineceo, è dedicato alla memoria della moglie Yün, il grande amore dell’autore, morta prematuramente. Il loro rapporto ci appare molto “moderno” e paritario. All’epoca i matrimoni erano combinati dalle famiglie e spesso gli sposi si vedevano per la prima volta appena dopo la cerimonia: possiamo immaginare quindi molti legami male assortiti e tante corna (ma il concubinaggio era una cosa accettata socialmente, anzi la stessa moglie spesso sceglieva la concubina per il marito), ossia privi d’amore; non è il caso di Shen e Yün. Il loro è un sentimento puro e assoluto, anche se non mancano altre figure femminili e ménage à trois (come scriveva Oscar Wilde: le catene del matrimonio sono troppo pesanti da portare solo in due). Segue La gioia dei momenti d’ozio, capitolo tutto sommato noioso per noi occidentali, ma ci ricorda che i ritmi in oriente sono diversi da quelli frenetici dell’occidente, e la vita là sanno gustarsela meglio che qui, con maggiore consapevolezza (o almeno questa è la mia impressione). Dopo le gioie però vengono i dolori, e così il terzo capitolo – Malinconia nel ricordare le difficoltà – contiene la narrazione dei lutti e delle disavventure del nostro povero Shen. Il padre lo caccia di casa, la moglie e i figli muoiono giovani, si ritrova solo senza il figlio maschio che dovrebbe, alla sua morte, officiare i riti funebri. L’ultimo capitolo (l’ultimo che ci è giunto) si intitola Le gioie del vagabondaggio ed è tutto dedicato ai viaggi del nostro funzionario: una sorta di guida turistica della Cina a cavallo tra Settecento e Ottocento, non di facile lettura per noi italiani ma comunque affascinante. Non sappiamo a che età è morto Shen Fu: sappiamo solo che è arrivato almeno a 46 anni (era nato nel 1763). A volte le autobiografie sono completate da qualche persona di fiducia dell’autore, incaricata di scrivere quelle pagine che per ovvi motivi l’autore stesso non può scrivere (come ad esempio nel caso di Vittorio Alfieri): non è così per Shen Fu, la cui opera ci è giunta solo per due terzi. Chissà cosa ne è stato di lui. Massimo Acciai Baggiani
Bibliografia:
Shen Fu, Racconti di vita irreale, Venezia, Marsilio, 1993
Scrivono in PASSPARnous:
Bruno Benvenuto, Ubaldo Fadini, Tiziana Villani, Claudia Landolfi, Alfonso Amendola, Mario Tirino, Vincenzo Del Gaudio, Alessandra Di Matteo, Paulo Fernando Lévano, Enrico Pastore, Francesco Demitry, Sara Maddalena, Alessandro Rizzo, Gianluigi Mangiapane, Nicola Lonzi, Marco Bachini, Daniel Montigiani, Viviana Vacca, Fabio Treppiedi, Aldo Pardi, Daniele Vergni, Mariella Soldo, Martina Lo Conte, Fabiana Lupo, Roberto Zanata, Bruno Maderna, Silvia Migliaccio, Alessio Mida, Natalia Anzalone, Miso Rasic, Mohamed Khayat, Pietro Camarda, Tommaso Dati, Enrico Ratti, Ilaria Palomba, Davide Faraon, Martina Tempestini, Fabio Milazzo, Rosella Corda, Stefania Trotta, Manuel Fantoni, Marco Fioramanti, Matteo Aurelio, Giuseppe Bonaccorso, Rossana De Masi, Massimo Maria Auciello, Maria Chirico, Ambra Benvenuto, Valentina Volpi, Massimo Acciai, Marco Maurizi, Gianluca De Fazio, Daniele Guasco, Carmen Guarino, Claudio Kulesko, Fabrizio Cirillo, Francesca Izzi, Nicola Candreva, Antonio Mastrogiacomo, Giulia Vencato, Alessandro Baito, Margherita Landi, Mirjana Nardelli, Stefano Oricchio, Manlio Palmieri, Maria D’Ugo, Giovanni Ferrazzi, Francesco Ferrazzi, Luigi Prestinenza Puglisi, Maurizio Oliviero, Francis kay, Bruna Monaco, Francesco Panizzo. |
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