Da molti anni ormai mi occupo di lingue e traduzioni: ho scritto un libro sull’argomento (Ghimile ghimilama) e tradotto una raccolta di racconti di un autore bengalese dall’esperanto all’italiano (La vita di Damoru), inoltre ho letto molti testi legati a queste tematiche, ma mai mi ero imbattuto in un caso singolare come quello del capolavoro collodiano reso in “emojitaliano” da un team di docenti. Si può parlare di traduzione?
Certo l’emojitaliano non è una lingua nel senso comune del termine: è sì un sistema di comunicazione, di tipo iconico, ha una sua grammatica, un suo lessico, e tutti gli elementi di un linguaggio – come sanno bene, già da tempo coloro che quotidianamente usano gli emoji sul loro smartphone e sul web – ma manca ad esempio la parte fonetica essendo una lingua solo scritta. Pur nascendo dall’italiano, come suggerisce il nome, si tratta di una lingua artificiale (quindi più affine all’esperanto), di un sistema di scrittura vicino ai geroglifici egizi, quindi un sistema nuovissimo che si rifà a qualcosa di molto antico, addirittura precedente alla scrittura fonetica che usiamo nella maggior parte del mondo. Ma cosa sono dunque gli emoji? Come ci ricordano gli autori nel preambolo del libro, si tratta di «pittogrammi in uso nei sistemi di messaggistica digitale e nei social network, rappresentazioni iconiche e simboli di referenti del reale, repertori di immagini ora disponibili in tastiere autonome nei dispositivi portatili come smartphone e tablet delle ultime generazioni»[1], da non confondere con gli emoticon «combinazioni di punteggiatura e diacritici per la rappresentazione di espressioni del volto umano […] tipici elementi del paralinguaggio» da cui traggono origine.[2] L’operazione portata avanti dallo sforzo congiunto dei tre autori (in collaborazione con i molti traduttori elencati tra i ringraziamenti[3]), definito da questi «esperimento di riscrittura creativa»[4], può apparire folle; certo è originale e curiosa: il libro riporta, con testo a fronte in lingua originale, la prima versione delle Avventure di Pinocchio, ossia Storia di un burattino (che termina con l’impiccagione del protagonista) tradotta in questa bizzarra lingua pittografica. Una volta entrati nella logica della traduzione il gusto dell’operazione sta nello scoprire come sono state rese di volta in volta parole “difficili” utilizzando il limitato numero di emoji. In fondo al volume c’è un dizionario emojitaliano-italiano che il lettore più paziente può consultare per comprendere il testo tradotto senza confrontarlo col testo originario a fronte; ma non è escluso l’altro sistema, più semplice. Un esperimento estremamente creativo dunque, quasi ludico, che ha il merito di essere il primo esempio di scrittura in emoji di un testo italiano, ma per sua natura un’opera di nicchia: complimenti dunque all’editore Apice, di Sesto Fiorentino, che ha avuto il coraggio e l’apertura mentale di pubblicarlo. Massimo Acciai Baggiani
Note:
[1] Chiusaroli F., Monti J., Sangati F., Pinocchio in Emojitaliano, Sesto Fiorentino, Apice, 2017, p. 6. [2] Ibidem. [3] Chiusaroli F., Monti J., Sangati F., op cit., p. 16. [4] Chiusaroli F., Monti J., Sangati F., op cit., p. 10. Bibliografia: Acciai M., Felici F. (a cura di), Ghimile ghimilama, Venafro, Eva edizioni, 2016. Chiusaroli F., Monti J., Sangati F., Pinocchio in Emojitaliano, Sesto Fiorentino, Apice, 2017. Scrivono in PASSPARnous:
Bruno Benvenuto, Ubaldo Fadini, Tiziana Villani, Claudia Landolfi, Alfonso Amendola, Mario Tirino, Vincenzo Del Gaudio, Alessandra Di Matteo, Paulo Fernando Lévano, Enrico Pastore, Francesco Demitry, Sara Maddalena, Alessandro Rizzo, Gianluigi Mangiapane, Nicola Lonzi, Marco Bachini, Daniel Montigiani, Viviana Vacca, Fabio Treppiedi, Aldo Pardi, Daniele Vergni, Mariella Soldo, Martina Lo Conte, Fabiana Lupo, Roberto Zanata, Bruno Maderna, Silvia Migliaccio, Alessio Mida, Natalia Anzalone, Miso Rasic, Mohamed Khayat, Pietro Camarda, Tommaso Dati, Enrico Ratti, Ilaria Palomba, Davide Faraon, Martina Tempestini, Fabio Milazzo, Rosella Corda, Stefania Trotta, Manuel Fantoni, Marco Fioramanti, Matteo Aurelio, Giuseppe Bonaccorso, Rossana De Masi, Massimo Maria Auciello, Maria Chirico, Ambra Benvenuto, Valentina Volpi, Massimo Acciai, Marco Maurizi, Gianluca De Fazio, Daniele Guasco, Carmen Guarino, Claudio Kulesko, Fabrizio Cirillo, Francesca Izzi, Nicola Candreva, Antonio Mastrogiacomo, Giulia Vencato, Alessandro Baito, Margherita Landi, Mirjana Nardelli, Stefano Oricchio, Manlio Palmieri, Maria D’Ugo, Giovanni Ferrazzi, Francesco Ferrazzi, Luigi Prestinenza Puglisi, Francesco Panizzo. |
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