La traduzione di una poesia in lingua originale (in catalano) come ben si sa non è cosa scontata. La traduzione letterale certo non le rende giustizia ma proviamo..
CONILL CONILLET Conill conillet aixeca l’orella què és això que sents? És l’acordió perquè avui és festa i al prat d’herb a verda ballen els pastors. Coniglio coniglietto solleva l'orecchio Che cosa è questa che senti? È la fisarmonica perché oggi è festa e sul prato d’ erba verde danzano i pastori. Dunque chi è questo coniglietto? E la musica che ascolta? Sembra ci sia in atto un dialogo, come se qualcuno volesse richiamare l’attenzione di un animo innocente. Mi sembra quasi di sentire David Gilmour accennare “Run rabbit run”, o veder spuntare il White Rabbit di Carroll che dice “è tardi, è tardi..!..” ma tutto ciò è forse solo fantasia e chissà che non fosse l’intento radical/alternative di chi l’ha concepita, di chi rifugge le consuete congetture che, il più delle volte, riducono la letteratura infantile a qualcosa di meramente ridicolo, per donarle finalmente una nuova tendenza. A chi non è capitato di rilegge Il piccolo principe (per fare un esempio) e col/grazie al tempo cogliere quel qualcosa che in precedenza, da fanciullo, non poteva certo intuire o anche immaginare.. Stiamo parlando di Enric Casasses, una delle voci essenziali della corrente poetica catalana. Nato a Barcellona nel 1951, in piena dittatura franchista, e forse anche per questo un poeta controcorrente, si definisce - un riesumatore di cadaveri letterari – dice lui. Il suo lavoro è stato svelato nei circoli alternativi nel 1960, non a caso. Per il suo lavoro attinge dalle più eterogenee influenze: dalla cultura rock alla poesia trobadorica medievale, dai romantici inglesi agli alternativi nordamericani, dai poeti barocchi al Dada. Dagli anni novanta il suo lavoro, che ora appare nei cataloghi dei principali editori, è stato acclamato sia dai lettori che dalla critica. Ha avuto anche un ruolo importante nell’aver rilanciato in chiave moderna e originale le letture di poesia in lingua catalana nel mondo. Nelle sue performance orali/vocali, contraddistinte da un goliardico quanto onirico savoir-faire, recita ancor prima di pubblicarli i suoi “versi inepici”, i suoi “poemi in prosa” e le sue “poesie in forma di canzone”. Come traduttore, ha pubblicato traduzioni di opere di Arthur Conan Doyle, Gerard de Nerval e William Blake. Nel 2005 ha inciso un pezzo unico e molto personale dal titolo La manera més salvatge, con il musicista Pascal Comelade. La sua vasta conoscenza della tradizione letteraria catalana e i suoi virtuosismi linguistici e ritmici hanno permesso di trasmettere il proprio universo “tra fiaba e realtà, in un rara intensità e forza straordinaria”. In Histories d’animals, tretze, che sembrerebbe quasi la versione “buona” di Animal Farm di Orwell (di cui ricordiamo anche Omaggio alla Catalogna) raccoglie tredici poesie sul mondo animale raccontate con un semplice animo filosofico un po’ attinte dalla realtà e un po’ figlie della fantasia. Il progetto, con il contributo artistico dell’illustratrice astrattista (in linea non il nuovo grounge) Stella Hagermann, rientra nella collana “Cuca de Suro” della casa editrice Documenta Balear, fautrice e promotrice di una poesia per bambini da 0 a 100 anni. Perché ogni età è buona per riscoprire il mondo con gli occhi di un bambino. Stefania Trotta
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Tra molti fiori selvaggi e pochi fiori rari.
Intorno a Prose critiche di Giorgio Caproni di Viviana Vacca NIGHT ITALIA
la rivista d’arte di Marco Fioramanti approda in casa Edizioni Psychodream di Francesco Panizzo Da Una cena elegante
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