Rivista PASSPARnous n° 33 - LETTERATURA - L'umanaio globale -. Cognizioni di Enrico Ratti

Apparizioni Sezione diretta da Francesco Panizzo

L’umanaio globale

Cognizioni di Enrico Ratti

Gli entomologhi sostengono che tra i calabroni, il più grosso vespide europeo, comandano le femmine. Che sono più grandi, più belle e soprattutto più intelligenti dei maschi. Al vertice c’è la regina. Quando in primavera si sveglia dal letargo depone le uova. Mentre le depone prepara anche il nido. Ciuccia il legno e forgia le cellette. Un lavoraccio. Ma la regina sa che quando le uova si schiuderanno usciranno le prime colf. Infatti, appena le calabrone operaie escono dalle uova lei che fa? Si rilassa. Viene nutrita, lavata, servita, riverita e incoraggiata a deporre le nuove uova. Deve solo ricordarsi di spruzzarci sopra l’ormone della sterilità. Solo così è sicura di rimanere regina incontrastata. L’ultima covata è quella dei maschi. È oramai autunno. La regina è stanca e sa di essere alla fine dei suoi giorni. Smette, quindi, di produrre l’ormone. Nascono nuove regine che subito si accoppiano con i neonati maschi. In pochi giorni muoiono la vecchia regina e tutte le servizievoli e devote operaie. Dopo poco, assolto l’ultimo compito che viene loro assegnato, muoiono tutti i maschi. Forse sarebbero potuti diventare astronauti, scrittori, re. Ma le cose vanno così: se nasci maschio importa solo che tu sappia fare una cosa. Tra i calabroni, ovvio.

Questo breve apologo, dove la regina emerge come soggetto perfetto del sapere, del volere e del potere, ci offre il pretesto per constatare come tra gli umani le cose procedano pressappoco come tra i calabroni. E il Ventesimo secolo c’è ne dà un magnifico esempio, perché è stato il secolo dell’ideologia del soggetto. Ma ritorniamo alla nostra regina. Come abbiamo evidenziato la regina si rilassa e si ricorda. La regina si stanca e, inoltre, sa di avere i giorni contati. È un soggetto perfetto. Infatti il soggetto, per definizione, è caratterizzato dal sapere, dal potere, dal dovere e dal volere: basi e condizioni di quello che viene chiamato discorso occidentale, ossia la logica predicativa che riguarda gli umani. Questa ideologia del soggetto pervade la cultura e le cosiddette scienze. Di conseguenza abbiamo sia la psicoletteratura ma, anche, la psicofilosofia. La psicobiologia e la neuropsicoscienza. E poi anche la psicogiurisprudenza. Con le psicoscienze, il riconoscimento del soggetto sottende, automaticamente, il riconoscimento dei diritti delle minoranze di tutti i tipi a cui, ormai, si è ridotto il dibattito occidentale. Un dibattito che ha istituito il dominio del pensiero unico globale. Un pensiero unico che oscilla tra le minoranze che amano mangiare gli insetti e le minoranze soggette ai più remoti tabù sessuali e religiosi. Il fondamento di questo pensiero unico è sempre il soggetto. Soggetto dell’istinto, del desiderio e del bisogno che sono i cosiddetti sentimenti basilari. Proprio come avviene nel film Basic instinct. Un film che narra la vicenda tra un uomo e una donna travolti dal loro istinto animale. E senza possibilità di equivoco. Ricordate?

Enrico Ratti

Scrivono in PASSPARnous: k
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