Solitamente il 1 dell’anno coincide con la diffusione del concerto in diretta da Vienna, con l’implacabile marcia di Radetzky a farsi spazio tra i clap clap del pubblico, in casa e in sala. Proprio la musica sancisce il passaggio degli anni, vuoi per i fuochi d’artificio, vuoi per il numero sconsiderato di concerti che segnano l’ingresso del nuovo anno: le nostre piazze si riempiono di persone che si ritrovano per festeggiare a suon di Stefano Bollani, Carlo Conti e tutti gli altri del circo massimo dell’intrattenimento spacciato per alta cultura. Il nostro sguardo indugia invece su una esperienza, una goccia quel mare magnum di cui sopra, che col mare sembra avere parecchi legami: si tratta di Flussi e Mutazioni - Estratti di matassa sonora, dall’indicativo sottotitolo in forma di abstract insiemi multilineari di natura diversa percorsi da processi in perenne disequilibrio. Siamo a Roma, precisamente all’Auditorium Parco della Musica. L’Urbe accoglie diversissime proposte musicali, specie in queste circostanze e l’attenzione alle musiche tutte sembra guadagnare lo spazio che meritano.
Lo spettacolo Flussi e Mutazioni del Conservatorio di Benevento per la Festa di Roma 2020 (cinque esecutori laptop e quattro lastre risonanti) è stata infatti un’esperienza interattiva. Il pubblico è stato invitato dai musicisti a sperimentarsi attraverso il suono, intervenendo con gesti (scrittura\percussione\sfioramento\disegno\) sulle lamine di acciaio e provare a “sentire” cosa accade. Dunque, un’opera che possa coinvolgere il pubblico non solo nell’ascolto, nella direzione etica di quelle arti multimediali digitali che pure stanno segnano il nostro tempo, in sincronia e diacronia. Protagonista della performance, il mare con i suoi flussi: partendo da La Mer di Debussy, che “mitiga” ed “evoca” ciò che lo “circonda”, infatti l’invito dei musicisti sta nel ricordare che proprio il mare è circondato dalla terra. Nell’ambito di questa manifestazione, a cura di Fondazione Musica per Roma, ha avuto dunque modo di muoversi l’Électronique Guérilla Orchestre è un gruppo, formata da Giosué Grassìa, Francesco Piscosquito, Valentino Santarcangelo, Stefano Silvestri e Michelangelo Pepe, un ensemble di improvvisazione elettroacustico scaturito dal lavoro artistico e scientifico presso il Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicale del Conservatorio di Musica di Benevento. È appunto un’orchestra (modulare) formata da laptop, dispositivi elettroacustici, strumenti tradizionali e congegni sonori “non convenzionali” talvolta di propria lavorazione. La formazione è stata determinata attraverso la necessità di fornire strumenti scientifici indispensabili per una conoscenza profonda dei fenomeni sonori e alla loro manipolazione. Non solo “musica elettronica”, ma un ampio ventaglio di possibilità conoscitive e creative. In altre parole, il rito può lasciarsi attraversare da altre pieghe che non il ripetibile, e quella di inizio anno è stata un’occasione importante per ricordarlo al grande pubblico. Antonio Mastrogiacomo
Scrivono in PASSPARnous:
Bruno Benvenuto, Ubaldo Fadini, Tiziana Villani, Claudia Landolfi, Alfonso Amendola, Mario Tirino, Vincenzo Del Gaudio, Alessandra Di Matteo, Paulo Fernando Lévano, Enrico Pastore, Francesco Demitry, Sara Maddalena, Alessandro Rizzo, Gianluigi Mangiapane, Nicola Lonzi, Marco Bachini, Daniel Montigiani, Viviana Vacca, Fabio Treppiedi, Daniele Vergni, Mariella Soldo, Martina Lo Conte, Fabiana Lupo, Roberto Zanata, Bruno Maderna, Silvia Migliaccio, Alessio Mida, Natalia Anzalone, Miso Rasic, Mohamed Khayat, Pietro Camarda, Tommaso Dati, Enrico Ratti, Ilaria Palomba, Davide Faraon, Martina Tempestini, Fabio Milazzo, Rosella Corda, Stefania Trotta, Manuel Fantoni, Marco Fioramanti, Matteo Aurelio, Giuseppe Bonaccorso, Rossana De Masi, Massimo Maria Auciello, Maria Chirico, Ambra Benvenuto, Valentina Volpi, Massimo Acciai, Gianluca de Fazio, Marco Maurizi, Daniele Guasco, Carmen Guarino, Claudio Kulesko, Fabrizio Cirillo, Francesca Izzi, Libera Aiello, Antonio Mastrogiacomo, Giulia Vencato, Alessandro Baito, Margherita Landi, Nicola Candreva, Patrizia Beatini, Mirjana Nardelli, Stefano Oricchio, Manlio Palmieri, Maria D’Ugo, Giovanni Ferrazzi, Francesco Ferrazzi, Luigi Prestinenza Puglisi, Davide Palmentiero, Maurizio Oliviero, Francis Kay, Bruna Monaco, Francesco Panizzo. |
Intervista
a Valeria Cimò di Roberto Zanata Il progetto Noos
a cura del Moa ensemble Intervista a Marcello Liverani e Maura Capuzzo di Roberto Zanata WORMHOLES
Una performance audio-visiva di Roberto Zanata Processing
di Roberto Zanata |
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