Se la necessità di portare con sé la musica ha fatto sì che i dispositivi preposti allo scopo diventassero così piccoli da fondersi con i cellulari, la necessità di preferire un suono più puro, vero, corposo avvertita dagli audiofili fa sì che l’ingombro di giradischi e vinili permanga nelle nostre abitazioni.
I collezionisti di vinili provano a convertire il prossimo all’acquisto di dischi e giradischi sostenendo che il disco vero e proprio avvicini l’ascoltatore a un suono che sia “più”: più originale, più caldo, più ricco di colori. Inoltre, non sono pochi coloro che sostengono che ogni cambiamento della vita del vinile abbia un significativo effetto sul suo utilizzo, osservando come un granello di polvere o una ruga siano da valutare attentamente nella storia della vita della superficie. Ciò che si omette più spesso è che per godere di quel “di più” sonoro si necessità innanzitutto di una certa sensibilità alle qualità in questione ma soprattutto della capacità di sapersi orientare in un mondo commerciale in cui feticcio e reale utilità sono pericolosamente simili: quanto deve pesare il braccio del giradischi? Quale puntina sarà la più adatta? Quali cavi saranno all’altezza di trasmettere il segnale dal giradischi all’amplificatore alle casse? Passaggio indispensabile dall’acquisto dell’attrezzatura all’ascolto vero e proprio è l’allestimento dello spazio, da dotare di arredi dal fascino intramontabile, in chiave vintage o meno. Tutta la gestualità che porta all’organizzazione meticolosa di ciò che finalmente rende possibile l’ascolto del disco fa sì che la riproduzione musicale sia proposta come un’esperienza cui restituire una temporalità più dignitosa, lontana da click, touch e swipe (sebbene lo swipe abbia stretta parentela con lo scratch). A parte ciò che riguarda il suono c’è il modo in cui il vinile si presenta al pubblico: in supporto rigido, generalmente cartonato e colorato, che meglio si presenta delle custodie in plastica dal sapore smaccatamente più industriale degli ormai bistrattati cd. In più, è difficile che il vinile sia solo un disco: adesivi, poster e magliette accompagnano spesso un pacchetto d’acquisto. Inoltre, se un tempo il vinile era riconosciuto come oggetto di valore poiché d’epoca, oggi ciò che lo rende più appetibile è l’edizione limitata. Tutti gli ascoltatori possono stare tranquilli: le uscite discografiche di oggi sembrano avere ben presente l’importanza di quell’oggetto fascinoso che è il disco in vinile. Per tutti i musicisti che non avevano fatto ancora in tempo, ci sono le riedizioni speciali. Ambra Benvenuto
Scrivono in PASSPARnous:
Bruno Benvenuto, Ubaldo Fadini, Tiziana Villani, Claudia Landolfi, Alfonso Amendola, Mario Tirino, Vincenzo Del Gaudio, Alessandra Di Matteo, Paulo Fernando Lévano, Enrico Pastore, Francesco Demitry, Sara Maddalena, Alessandro Rizzo, Gianluigi Mangiapane, Nicola Lonzi, Marco Bachini, Daniel Montigiani, Viviana Vacca, Fabio Treppiedi, Daniele Vergni, Mariella Soldo, Martina Lo Conte, Fabiana Lupo, Roberto Zanata, Bruno Maderna, Silvia Migliaccio, Alessio Mida, Natalia Anzalone, Miso Rasic, Mohamed Khayat, Pietro Camarda, Tommaso Dati, Enrico Ratti, Ilaria Palomba, Davide Faraon, Martina Tempestini, Fabio Milazzo, Rosella Corda, Stefania Trotta, Manuel Fantoni, Marco Fioramanti, Matteo Aurelio, Giuseppe Bonaccorso, Rossana De Masi, Massimo Maria Auciello, Maria Chirico, Ambra Benvenuto, Valentina Volpi, Massimo Acciai, Gianluca de Fazio, Marco Maurizi, Daniele Guasco, Carmen Guarino, Claudio Kulesko, Fabrizio Cirillo, Francesca Izzi, Libera Aiello, Antonio Mastrogiacomo, Giulia Vencato, Alessandro Baito, Margherita Landi, Nicola Candreva, Patrizia Beatini, Mirjana Nardelli, Stefano Oricchio, Manlio Palmieri, Maria D’Ugo, Giovanni Ferrazzi, Francesco Ferrazzi, Luigi Prestinenza Puglisi, Davide Palmentiero, Francesco Panizzo. |
Intervista
a Valeria Cimò di Roberto Zanata Il progetto Noos
a cura del Moa ensemble Intervista a Marcello Liverani e Maura Capuzzo di Roberto Zanata WORMHOLES
Una performance audio-visiva di Roberto Zanata Processing
di Roberto Zanata |
PASSPARnous:
|
Torna alla Home
|
|
Vuoi diventare pubblicista presso la nostra rivista?
sottoscrivi il bando. Accedi al link dall’immagine sottostante.
sottoscrivi il bando. Accedi al link dall’immagine sottostante.
Psychodream Theater - © 2012 Tutti i
diritti riservati