La musica post-digitale Articolo di Mirjana Nardelli
Il termine post-digitale in musica è stato introdotto dal compositore americano di musica elettronica Kim Cascone nell’articolo The Aesthetics of Failure: “Post-digital” Tendencies in Contemporary Computer Music nel 2000, per identificare l’andamento della musica digitale non più accademica, nota anche come glitch music o microsound.[1]. |
“Post” non indica, ovviamente, la fine del digitale, in quanto il termine è intimamente strutturato nella nostra vita quotidiana e inscindibile da essa.
Non si tratta quindi di una fase che viene dopo a quella digitale che la sostituisce, ma piuttosto di una consapevolezza e di una critica riflessiva sull’essere digitali. L’estetica post-digitale si presenta come fallimento delle tecnologie digitali, tale estetica ha comportato i seguenti “errori”: glitches, bugs (letteralmente: errori nella scrittura di un software), application errors, system crashes, clipping, aliasing, distortion, quantization noise, adoperandoli come materiali vivi, come suoni da incorporare all’interno delle proprie composizioni musicali; per errore s’intende ciò che non rispetta le regole di una tecnica o scienza, diventando estraneo al sistema. Uno dei termini più rappresentativi è il glitch: si intende l’“errore” in un suono digitale o in una combinazione di suoni digitali, legato a un problema di trasduzione o deterioramento dei dati digitali. Partendo dal presupposto che i sistemi informatici sono perfetti, quanto sono perfetti gli uomini che li hanno costruiti, si indaga su un approccio low-tech. Un tempo presentati come errori, ora vengono amplificati e incorporati nella forma compositiva, esplorando campi a cui si dedica poca attenzione, uno degli esempi che propone Cascone è 4:33 di John Cage, in questo caso l’ascolto del silenzio introduce elementi appartenenti al rumore. Cage dirige il pianista a suonare uno strumento chiuso, il risultato sonoro è dato dai suoni dell’ambiente circostante e dagli ascoltatori che stanno ascoltando il brano. Ogni movimento prevede la chiusura del coperchio della tastiera del pianoforte, quando finisce il movimento viene rialzato e poi richiuso per far cominciare subito il successivo. John Cage scrisse: «Ovunque ci troviamo, quello che sentiamo è in gran parte rumore. Quando lo ignoriamo, ci disturba. Quando gli prestiamo ascolto, lo troviamo affascinante».[2] Internet ha ampliato questo circuito, sia in quanto metodo di apprendimento, sia come diffusione dei materiali. Scaricando la traccia musicale di un artista e aprendo un software di editor è possibile risalire a informazioni come la frequenza di campionamento, il bit-rate, la gamma dinamica, la banda frequenziale, con la visualizzazione della forma d’onda è possibile avere una visione immediata della struttura, in conclusione permette di sviscerare il prodotto musicale. Gli artisti che hanno dato il via all’epoca post-digitale sono: Mika Vainio, Alva Noto, Oval, Mouse on Mars, Ryoji Ikeda, Christian Fennesz. Mirjana Nardelli
Note:
[1] Cascone, Kim. The Aesthetics of Failure: “Post–Digital” Tendencies in Contemporary Computer Music. Computer Music Journal 24, 2000, 12–18 [2] Cage, John, “Silenzio”, ShaKe, 2010, p. 8. Scrivono in PASSPARnous:
Bruno Benvenuto, Ubaldo Fadini, Tiziana Villani, Claudia Landolfi, Alfonso Amendola, Mario Tirino, Vincenzo Del Gaudio, Alessandra Di Matteo, Paulo Fernando Lévano, Enrico Pastore, Francesco Demitry, Sara Maddalena, Alessandro Rizzo, Gianluigi Mangiapane, Nicola Lonzi, Marco Bachini, Daniel Montigiani, Viviana Vacca, Fabio Treppiedi, Daniele Vergni, Mariella Soldo, Martina Lo Conte, Fabiana Lupo, Roberto Zanata, Bruno Maderna, Silvia Migliaccio, Alessio Mida, Natalia Anzalone, Miso Rasic, Mohamed Khayat, Pietro Camarda, Tommaso Dati, Enrico Ratti, Ilaria Palomba, Davide Faraon, Martina Tempestini, Fabio Milazzo, Rosella Corda, Stefania Trotta, Manuel Fantoni, Marco Fioramanti, Matteo Aurelio, Giuseppe Bonaccorso, Rossana De Masi, Massimo Maria Auciello, Maria Chirico, Ambra Benvenuto, Valentina Volpi, Massimo Acciai, Gianluca de Fazio, Marco Maurizi, Daniele Guasco, Carmen Guarino, Claudio Kulesko, Fabrizio Cirillo, Francesca Izzi, Libera Aiello, Antonio Mastrogiacomo, Giulia Vencato, Alessandro Baito, Margherita Landi, Nicola Candreva, Patrizia Beatini, Mirjana Nardelli, Stefano Oricchio, Manlio Palmieri, Maria D’Ugo, Giovanni Ferrazzi, Francesco Ferrazzi, Luigi Prestinenza Puglisi, Davide Palmentiero, Francesco Panizzo. |
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