Come ogni edizione, la biennale di Venezia offre un flusso continuo di novità e spunti di riflessione sulle tematiche proposte. Oltre a quelle suscitate da quella centrale di quest’anno, Freespace, su spazi liberi e gratuiti, uno degli elementi certamente degni di attenzione è il padiglione della Santa Sede.
Si tratta della prima adesione da parte del Vaticano alla Biennale di Architettura. Il tema degli spazi gratuiti e liberi è stato declinato attraverso la proposta di ben 10 cappelle situate nel bosco dell’Isola di San Giorgio Maggiore, dove i più fedeli possono compiere una sorta di pellegrinaggio e i laici ammirare questo tema sviluppato da ben 10 architetti provenienti da tutto il mondo. Si tratta di nomi già affermati nel mondo dell’architettura: Francesco Cellini, Javier Corvalan Espinola, Ricardo Flores&Eva Prats, Norman Foster, Andrew Berman, Terunobu Fujimori, Carla Juaçaba, Smiljan Radic Clarcke, Sean Godsell e Eduardo Souto de Moura. Gli architetti sono stati chiamati a misurarsi con i seguenti parametri: dimensioni, disposizione e riproduzione di oggetti. Inoltre, le cappelle dovevano essere necessariamente essere adatte all’inserimento nel contesto, il bosco dell’isoletta veneziana visto come emblema della natura benevola riconciliatrice dello spirito. Francesco Dal Co, curatore del progetto Vatican Chapels, ha interpretato il tema come la possibilità di sviluppare architetture che dessero misura allo smisurato della natura: “architettura […] luogo di orientamento e di misura, prima di tutto. Quando sua Eminenza mi ha parlato del progetto per il Padiglione della Santa Sede alla Biennale, ho penasto a un modello concreto. È la piccola ‘Cappella nel bosco’ di Asplund, che ha una precisa funzione: dare misura allo smisurato”. Il padiglione offre la possibilità di visitare cappelle in ceramica, calcestruzzo leggero e calcestruzzo armato, acciaio e legno. Tutte le architetture sono smontabili e fatte con materiali riciclabili. La difficoltà per i professionisti chiamati a realizzare il primo padiglione della storia della Santa Sede è da rilevare, oltre che sul piano tecnico, nella capacità di saper trasmettere quel senso di sacralità che spazi del genere richiedono, sebbene volendo presentare questo progetto come laico, lo spunto di riflessione che si è inteso proporre è stato quello del tema della cappella come luogo di orientamento, incontro, meditazione e saluto. Ambra Benvenuto
Scrivono in PASSPARnous:
Bruno Benvenuto, Ubaldo Fadini, Tiziana Villani, Claudia Landolfi, Alfonso Amendola, Mario Tirino, Vincenzo Del Gaudio, Alessandra Di Matteo, Paulo Fernando Lévano, Enrico Pastore, Francesco Demitry, Sara Maddalena, Alessandro Rizzo, Gianluigi Mangiapane, Nicola Lonzi, Marco Bachini, Daniel Montigiani, Viviana Vacca, Fabio Treppiedi, Daniele Vergni, Mariella Soldo, Martina Lo Conte, Fabiana Lupo, Roberto Zanata, Bruno Maderna, Silvia Migliaccio, Alessio Mida, Natalia Anzalone, Miso Rasic, Mohamed Khayat, Pietro Camarda, Tommaso Dati, Enrico Ratti, Ilaria Palomba, Davide Faraon, Martina Tempestini, Fabio Milazzo, Rosella Corda, Stefania Trotta, Manuel Fantoni, Marco Fioramanti, Matteo Aurelio, Giuseppe Bonaccorso, Rossana De Masi, Massimo Maria Auciello, Maria Chirico, Ambra Benvenuto, Valentina Volpi, Massimo Acciai, Gianluca de Fazio, Marco Maurizi, Daniele Guasco, Carmen Guarino, Claudio Kulesko, Fabrizio Cirillo, Francesca Izzi, Libera Aiello, Antonio Mastrogiacomo, Giulia Vencato, Alessandro Baito, Margherita Landi, Nicola Candreva, Patrizia Beatini, Mirjana Nardelli, Stefano Oricchio, Manlio Palmieri, Maria D’Ugo, Giovanni Ferrazzi, Francesco Ferrazzi, Luigi Prestinenza Puglisi, Davide Palmentiero, Francesco Panizzo. |
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