“Camminare nei sogni di un altro”
Nasce la Biennale di Orléans
Cosa aspettarsi dalla Biennale di Damani e Galofaro
Nasce la Biennale di Orléans
Cosa aspettarsi dalla Biennale di Damani e Galofaro
Francia. Orléans ha deciso di entrare a far parte delle città che hanno ospitato e ospitano le Biennali di Architettura, mostre che provano a offrire uno spaccato di come questa disciplina sia interpretata in diverse parti del mondo. Solitamente tale confronto accade tra progettisti originari di differenti Paesi ma su un unico tema.
La Biennale di Orléans, curata da Abdelkader Damani e Luca Galofaro, ha chiamato architetti e artisti coinvolti a “Camminare nel sogno di un altro”. Nelle 8 location destinate all’esposizione si potranno osservare i risultati di architetture non propriamente finite. Se, normalmente, gli spettatori sono chiamati a osservare progetti scaturiti da idee pensate, scartate, riprese o intuizioni rivelatesi poi funzionali e portate a termine nel modo migliore possibile, la Biennale di Orléans intende portare alla luce progetti che sembrano essere quasi ancora in fase di lavorazione. Luca Galofaro ha spiegato ad ArtsLife la volontà di invitare a mostrare l’architettura come un sistema di narrazioni sovrapposte, smontando l’architettura come idea di progetto finito e portando alla luce la dimensione narrativa che c’è dietro un edificio ormai costruito; evidenziando come l’architettura possa essere qualcosa di non esclusivamente formale ma concettuale. Il tutto si configura quasi come un invito a esplorare l’inconscio dei 45 progettisti coinvolti, i quali hanno accettato di raccontare il processo progettuale mettendo in scena non schizzi ed elaborati grafici ma scenari dell’immaginazione. Nonostante si sprechino i richiami a una dimensione onirica, la Biennale di Orléans intende essere soprattutto la possibilità per capire che fare architettura non si traduce solo in un edificio nudo e spurio, risultato finale del lungo processo su cui si intende fare luce. Proprio acquisendo questa prospettiva si arriva anche al momento di confronto con la realtà attuale, poiché solo avendo il tempo di soffermarsi e maturare riflessioni si collabora alla progettazione di ambienti realmente funzionali alle esigenze del futuro, senza che continui a governare l’ansia di arrivare senza sapere bene dove. La Biennale di Orléans sembra essere la rappresentazione esatta di chi crede davvero che l’architettura sia una disciplina non solo di progetto ma anche di pensiero. Il progetto è nato già come biennale in virtù di una periodicità che andrebbe a sostituire Archilab, un programma di incontri sull’architettura che si sono svolti grazie al Frac Centre tra gli anni ‘90 e il 2013. Inaugurato il 13 ottobre, l’evento avrà durata di 6 mesi e darà luogo a 6 simposi tematici e 2 residenze d’artista. Oltre al curatore Galofaro, tra gli italiani che arricchiranno la Biennale di Orléans ci saranno 2A+P/A, Gian Piero Frassinelli – Superstudio, Fabrizio Caraola, Beniamino Servino e PIOVENEFABI. Ambra Benvenuto
Scrivono in PASSPARnous:
Bruno Benvenuto, Ubaldo Fadini, Tiziana Villani, Claudia Landolfi, Alfonso Amendola, Mario Tirino, Vincenzo Del Gaudio, Alessandra Di Matteo, Paulo Fernando Lévano, Enrico Pastore, Francesco Demitry, Sara Maddalena, Alessandro Rizzo, Gianluigi Mangiapane, Nicola Lonzi, Marco Bachini, Daniel Montigiani, Viviana Vacca, Fabio Treppiedi, Daniele Vergni, Mariella Soldo, Martina Lo Conte, Fabiana Lupo, Roberto Zanata, Bruno Maderna, Silvia Migliaccio, Alessio Mida, Natalia Anzalone, Miso Rasic, Mohamed Khayat, Pietro Camarda, Tommaso Dati, Enrico Ratti, Ilaria Palomba, Davide Faraon, Martina Tempestini, Fabio Milazzo, Rosella Corda, Stefania Trotta, Manuel Fantoni, Marco Fioramanti, Matteo Aurelio, Giuseppe Bonaccorso, Rossana De Masi, Massimo Maria Auciello, Maria Chirico, Ambra Benvenuto, Valentina Volpi, Massimo Acciai, Gianluca de Fazio, Marco Maurizi, Daniele Guasco, Carmen Guarino, Claudio Kulesko, Fabrizio Cirillo, Francesca Izzi, Antonio Mastrogiacomo, Giulia Vencato, Alessandro Baito, Margherita Landi, Mirjana Nardelli, Patrizia Beatini, Manlio Palmieri, Stefano Oricchio, Giovanni Ferrazzi, Francesco Ferrazzi, Luigi Prestinenza Puglisi, Francesco Panizzo. |
Intervista
a Valeria Cimò di Roberto Zanata WORMHOLES
Una performance audio-visiva di Roberto Zanata Processing
di Roberto Zanata |
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