De musica architectata
Dalle facciate sonanti all’opera lirica su Brunelleschi
Dalle facciate sonanti all’opera lirica su Brunelleschi
Articolo di Ambra Benvenuto
“Architettura musicale” è una locuzione utilizzata nella maggior parte dei casi per parlare di opere musicali in cui si rappresenta al meglio il ragionamento costruttivo che c’è dietro. Come molti sanno, Bach è l’architetto musicale per eccellenza e continua a tenere nell’ombra anche quegli altri musicisti che - paradossalmente - architetti lo erano veramente.
Da quando l’architettura è diventata oggetto di attenzione per i non addetti ai lavori e sta, faticosamente, conquistandosi il suo rango di arte, si è iniziato a parlare di architettura musicale anche in riferimento a tutte quelle architetture che riescono a proporre peculiarità musicali a prescindere dall’acustica degli ambienti. Il caso più celebre dell’ultimo lustro è rappresentato dalla facciata della Chiesa del Gesù Nuovo, a Napoli. La facciata del monumento, già celebre per il bugnato in piperno, riporta una partitura di un concerto della durata di circa tre quarti d’ora per strumenti a plettro. Tra gli edifici più moderni le cui facciate hanno valenza dal punto di vista musicale, spiccano quelli del quartiere studentesco Kunsthofpassage di Dresda. È in questa zona che la scultrice Annette Paul e il designer Andre Tempel hanno dato vita a un progetto di case che potessero suonare grazie al passaggio dell’acqua piovana in tubi ed elementi posti in facciata. Si tratta di imbuti di acciaio utili allo smaltimento dell’acqua atti a riprodurre melodie. Architettura e musica non sono materie collegabili solo attraverso metafore o progetti in cui esigenze funzionali fanno da base per la creazione di suggestivi artefatti. C’è chi, negli ultimi anni, ha preso un’opera architettonica come ispirazione per scrivere un’opera lirica. È il caso del cardinale Domenico Bartolucci, scomparso nel 2013, che ha scritto “Brunellesco”, una composizione dedicata alla storia progettuale e alla costruzione della Cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze. Bartolucci, Accademico di Santa Cecilia, è stato direttore emerito della Cappella Musicale Pontificia Sistina. Oltre ad aver pensato e composto la musica di “Brunellesco” ne ha firmato anche il libretto, un libretto in cui sono riassunte vicende che in realtà sono durate ben diciotto anni. Nonostante la composizione sia stata ultimata anni fa, è a dicembre 2018 che sarà possibile assistere all’esecuzione di “Brunellesco”, nell’ambito della stagione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Il motivo di tanta attesa è probabilmente legato alla volontà di creare un nuovo momento storico contemporaneamente alla celebrazione del seicentesimo anniversario dell’avvio della costruzione della celeberrima cupola. La celebrazione di quest’opera lirica in tre atti che di architettonico nulla non ha fuorché la narrazione dei fatti, è stata fortemente voluta da chi la presenta oggi, a 4 anni dalla scomparsa dell’importante prelato. L’elenco è lungo: Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze; Cristina Giachi, vicesindaco; Pierangelo Conte, coordinatore artistico della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino; Alessandro Biciocchi, segretario generale della fondazione dedicata a Bartolucci; Sergio Givone, consigliere vicario dell’Opera del Duomo di Firenze e con il coordinamento di Rosi Fontana. Ambra Benvenuto
Scrivono in PASSPARnous:
Ubaldo Fadini, Tiziana Villani, Claudia Landolfi, Alfonso Amendola, Mario Tirino, Vincenzo Del Gaudio, Alessandra Di Matteo, Paulo Fernando Lévano, Enrico Pastore, Francesco Demitry, Sara Maddalena, Alessandro Rizzo, Gianluigi Mangiapane, Nicola Lonzi, Marco Bachini, Daniel Montigiani, Viviana Vacca, Fabio Treppiedi, Aldo Pardi, Daniele Vergni, Mariella Soldo, Martina Lo Conte, Fabiana Lupo, Roberto Zanata, Bruno Maderna, Silvia Migliaccio, Alessio Mida, Natalia Anzalone, Miso Rasic, Mohamed Khayat, Pietro Camarda, Tommaso Dati, Enrico Ratti, Ilaria Palomba, Davide Faraon, Martina Tempestini, Fabio Milazzo, Rosella Corda, Stefania Trotta, Manuel Fantoni, Marco Fioramanti, Matteo Aurelio, Giuseppe Bonaccorso, Rossana De Masi, Massimo Maria Auciello, Maria Chirico, Ambra Benvenuto, Valentina Volpi, Massimo Acciai, Marco Maurizi, Gianluca De Fazio, Daniele Guasco, Carmen Guarino, Claudio Kulesko, Fabrizio Cirillo, Francesca Izzi, Antonio Mastrogiacomo, Francesco Panizzo. |
Intervista
a Valeria Cimò di Roberto Zanata WORMHOLES
Una performance audio-visiva di Roberto Zanata Processing
di Roberto Zanata |
LE ALTRE SEZIONI di PASSPARnous:
|
Sezione
Revue Cinema diretta da Francesco Panizzo Sezione
Trickster diretta da Alessandro Rizzo Sezione
Reportages diretta da Davide Faraon |
Sezione
Psychodream Review diretta da Enrico Pastore e Francesco Panizzo Sezione
Apparizioni diretta da Francesco Panizzo Sezione
Archivio diretta dalla redazione di PASSPARnous |
Sezione
Musikanten diretta da Roberto Zanata Sezione
Witz diretta da Sara Maddalena Sezione
Eventi diretta dalla redazione di PASSPARnous |
|
Vuoi diventare pubblicista presso la nostra rivista?
sottoscrivi il bando. Accedi al link dall’immagine sottostante.
sottoscrivi il bando. Accedi al link dall’immagine sottostante.
Psychodream Theater - © 2012 Tutti i
diritti riservati